Fitto: «Tondo può voltare la brutta pagina di Serracchiani»

Fitto: «Tondo può voltare la brutta pagina di Serracchiani»
LA QUARTA GAMBATRIESTE «In Friuli si cambierà sicuramente pagina rispetto all'azione del governo regionale e Renzo Tondo penso che possa essere, con la sua vittoria in questo...

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LA QUARTA GAMBA
TRIESTE «In Friuli si cambierà sicuramente pagina rispetto all'azione del governo regionale e Renzo Tondo penso che possa essere, con la sua vittoria in questo collegio, un'occasione per testimoniare il primo segnale di cambiamento rispetto alla Serracchiani e ai suoi anni di governo che sono, oggettivamente, una pagina da voltare rapidamente per cambiare completamente strategia, scelte e prospettive per questa regione».

Lo ha dichiarato ieri mattina a Trieste il leader di Noi con l'Italia Raffaele Fitto a sostegno della candidatura alla Camera dell'ex presidente della Regione nel collegio uninominale del capoluogo giuliano che, secondo Fitto, va conquistato «su due livelli». Il primo «è quello del messaggio politico nazionale di un centrodestra che può vincere queste elezioni e che qui in Friuli è avanti senza ombra di dubbio e poi con un giudizio preliminare rispetto a quello che accadrà ad aprile». Presenti anche gli altri candidati per la Camera nel listino proporzionale Claudia Giorgiutti, Alessandro Colautti e Laura Baseggio e per il Senato Paolo Urbani, Carla Panizzi, Paride Cargnelutti e Luisa Pilat.
Premettendo di non amare le polemiche, Tondo non ha risparmiato una puntura di spillo all'avversaria del Pd Debora Serracchiani: «Fa campagna elettorale senza il simbolo del partito, c'è quasi una vergogna che comprendiamo, mentre noi siamo coerenti con il nostro». E rincara: «Se è stata davvero così brava come dice, perché se ne va? Scappa dall'esame che è il voto finale». Ma Tondo ha parlato anche di «battaglia politica importante», sottolineando: «A Trieste mi impegno in un collegio uninominale non facile e dove la sinistra è radicata. Ma sono ottimista, ce la faremo così come al Senato con Laura Stabile.

Il progetto di Noi con l'Italia aggiunge non è far vincere Renzo Tondo ma raggiungere il 3% alle prossime elezioni e che sia presente nel Paese in maniera non sporadica ma come un partito vero che può rilanciare il moderatismo in questo Paese». Poi sottolinea: «Noi siamo quelli che vanno sul territorio ad incrociare le persone, ad incontrarle nei bar e nelle osterie perché ascoltare è importante». Pensando al 29 aprile, «se vinciamo questo primo tempo della partita, se andiamo in spogliatoio con un 2-0 in saccoccia, anche la partita delle regionali è già vinta», conclude Tondo affiancato dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.
E.B.
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Il Gazzettino