Firme on line contro le auto in centro

Firme on line contro le auto in centro
IL CASOUDINE Dopo meno di ventiquattr'ore, aveva già raggiunto le 250 sottoscrizioni. E ieri sera all'ora di cena aveva sfondato il tetto delle 330, con la richiesta al sindaco...

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IL CASO
UDINE Dopo meno di ventiquattr'ore, aveva già raggiunto le 250 sottoscrizioni. E ieri sera all'ora di cena aveva sfondato il tetto delle 330, con la richiesta al sindaco di Udine Pietro Fontanini di fare un passo indietro ed evitare la riapertura, seppur (per ora) sperimentale, di via Mercatovecchio alle auto private. La petizione lanciata da Abicitudine Fiab, l'associazione che raggruppa i ciclisti friulani, sulla piattaforma on line change.org continua a macinare adesioni. Ed è solo il primo passo. Il prossimo - e ci perdonerete il gioco di parole - è una sorta di passeggiata di protesta (ma anche di proposta) in via Mercatovecchio il 31 luglio, per dire no al ritorno dei tubi di scappamento nel cuore di Udine.

LA PETIZIONE
«La nostra speranza - spiega il presidente di Abicitudine Fiab Paolo Attanasio - è che il sindaco e la sua giunta ci ripensino». Nella petizione on line i promotori esprimono «sconcerto e dissenso per la decisione di riaprire il centro storico e in particolare via Mercatovecchio alle auto private. È un decisione che accontenta un piccolo numero di commercianti penalizzando tutto il resto della popolazione». Secondo i sottoscrittori, riaprire al traffico snodi cruciali del cuore cittadino sarebbe «un atto provocatorio e di sfida antistorica verso il principio ormai condiviso in tutta Europa che il centro cittadino e la sua parte storica devono essere pedonali o ciclopedonali». Secondo i promotori della petizione, la riapertura alle auto «penalizza tutta la popolazione che desidera vivere il centro e godere dei suoi marciapiedi, tavolini all'aperto e strade tranquille». Senza contare, sottolineano, il fattore smog e gli altri pericoli secondo loro in agguato. «Riaprire alle auto significa portare ovunque rumore, inquinamento chimico e acustico, rischio di incidenti». Riportare i tubi di scappamento in centro, secondo loro, va a discapito anche di categorie considerate fragili come disabili, anziani, bambini. Da qui la richiesta che, al contrario, «siano messe in opera con determinazione e coerenza ancor maggiori della precedente amministrazione tutte le azioni utili a mantenere ed ampliare le aree pedonali del centro, promuovere la mobilità sostenibile e non motorizzata e a migliorare l'accessibilità del centro per tutte le persone». Lo slogan scelto è chiarissimo: Senz'auto ci guadagnano tutti.
LA MANIFESTAZIONE

Uno slogan, questo, che potrebbe presto campeggiare anche in qualche vetrina (oltre che su qualche t-shirt). Attanasio ricorda che «i commercianti non sono tutti uguali. Molti sono a favore del centro pedonale». Il 31 luglio, chiarisce il presidente di Abicitudine, «assieme ad altri faremo una passeggiata su via Mercatovecchio, in serata, con tutti i mezzi di locomozione alternativi alle macchine, comprese le scarpe, per dire no alla scellerata decisione di riaprire questa strada alle auto. Una manifestazione per dimostrare che la via deve diventare pedonale. La percorreremo con tutti i mezzi sostenibili a disposizione, dalle bici ai monopattini».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino