«Firmando quelle carte ignoravo di candidarmi»

«Firmando quelle carte ignoravo di candidarmi»
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«Ero convinto che la mia firma fosse a sostegno della candidatura di Maschi. E per aver dato fiducia ad una persona che conosco da tempo, guarda in che guaio sono finito».

Così il pensionato 72enne Renzo Venturato che a sua insaputa si è trovato candidato consigliere nella lista Civica di Centro che sostiene Schiavo e con capolista Pierantonio Maschi, ex segretario di Forza Italia, racconta come sono andare le cose.
«MAI STATI AL GAZEBO»
Alla vigilia della scadenza dei termini per la presentazione delle liste, la coppia è stata contattata da Maschi che avrebbe fatto firmare tutti i moduli per presentarsi come candidati consiglieri. «Innanzitutto io e mia moglie non siamo mai stati al gazebo del sindaco Schiavo: solo io per due sabati di fila sono passato lì davanti e l'ho salutato e gli ho dato la mano - racconta l'uomo -. Conosciamo Maschi da tempo e per due volte è venuto qui a casa per dirmi se volevo firmare per la sua candidatura. Con noi in passato è sempre stato disponibile e abbiamo detto che per noi andava bene. La seconda volta che è stato da noi ci ha detto che non era con Forza Italia e che aveva fatto una lista di centro, poi mi ha dato delle carte e dei moduli da firmare che non erano compilati. Io e mia moglie ci siamo fidati ed ecco in che guaio ci ritrovano adesso. Io non ne voglio sapere di candidati e quant'altro, voglio solo essere lasciato in pace. Sono andato dai carabinieri per dire che io non voglio essere candidato con nessuno e per sapere come poter fare. I militari mi hanno detto di stare tranquillo e come fare per togliermi da questo inferno. Noi in buona fede abbiamo firmato, ma non ci è stato detto che saremmo stati candidati come consiglierio, tanto meno per Schiavo».
PER ORA LISTE TUTTE AMMESSE
«La situazione si complica di ora in ora - dice Marco Schiesaro, candidato sindaco del centro destra - scopriamo che il che il capolista Maschi ha raccolto da solo le firme, cosa che non può fare perché legittimati sono i consiglieri comunali e Maschi non lo è. Inoltre dal racconto della vicenda fatto dal diretto interessato emerge che Maschi non è stato chiaro volutamente. Abbiamo informato la Prefettura, l'ufficio elettorale e la Corte di Appello. Con il nostro avvocato stiamo preparando un ricordo al Tar per chiedere l'estromissione della lista di Maschi dalla competizione. Il sindaco dovrebbe prendere le distanze in maniera netta da Maschi e dalla sua lista, e invece lo difende».

Al momento tutte le liste sono state ammesse perché la commissione ha valutato la correttezza dal punto di vista formale. A questo punto solo la magistratura, che è stata informata della vicenda, potrebbe invalidare i voti della lista e quindi le elezioni.
Lorena Levorato
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Il Gazzettino