Fiore, Forza Nuova: «No al razzismo fatto sugli italiani»

Fiore, Forza Nuova: «No al razzismo fatto sugli italiani»
L'INTERVENTOPADOVA Una cinquantina i sostenitori di Italia agli Italiani - Forza Nuova - Fiamma Tricolore che ieri mattina sono arrivati alla Fornace Carotta per ascoltare Roberto...

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L'INTERVENTO
PADOVA Una cinquantina i sostenitori di Italia agli Italiani - Forza Nuova - Fiamma Tricolore che ieri mattina sono arrivati alla Fornace Carotta per ascoltare Roberto Fiore, leader di F.N. nel suo tour veneto per la presentazione dei candidati alle prossime politiche. Nonostante i timori della vigilia, numerosi gli agenti di polizia schierati, nessun contestatore ha fatto capolino nel quartiere Sacra Famiglia. «Credo in grossi risultati in alcune zone d'Italia, dopo il 4 marzo si prepara una situazione di stallo, nessuno raggiungerà la maggioranza, situazione che consentirà a noi di continuare la campagna elettorale che ci farà emergere - esordisce Fiore - siamo condannati all'instabilità e dobbiamo trasformarla in mobilitazione. Stiamo aggregando diverse persone come la senatrice Paola De Pin (eletta con i 5 Stelle), Paolo Ferraro ex Magistratura Democratica o ad esempio a Pisa candidiamo un ex Rifondazione Comunista». Fiore poi sottolinea come Italia agli Italiani sia sintesi contro l'immigrazione devastante, la mancanza di sovranità che porta a «non poter battere moneta così dobbiamo elemosinarla dalla Bce».

«Dio Patria e famiglia, Dio Patria e lavoro, questi sono i concetti sui quali è fondata la società italiana distrutta negli anni 90 - continua Fiore - oggi ad esempio a Roma la forza pubblica mette in strada famiglie italiane e gli alloggi passano agli immigrati. Non si tratta di razzismo, noi ci opponiamo al razzismo contro gli italiani, contro il nostro popolo. Ci opponiamo alla mafia nigeriana che con quella italiana gestisce il traffico di droga, a chi lucra sui Cara. Serve ristabilire ordine nella nazione non poliziesco ma sociale». Con Fiore 4 candidati: il segretario provinciale F.N. Luca Leardini plurinominale Veneto 2, afferma: «Il Paese ha toccato il fondo serve voltare pagina». Luigi Tarquini uninominale Senato Fiamma Tricolore: «Siamo per gli italiani e stiamo lavorando con serietà». Valeriano Androni RSI Continuità Ideale: «Abbiamo dato adesione totale al movimento che difende gli italiani, vogliamo continuità di valori e abbiamo il sostegno della pronipote del duce, Orsola Mussolini». Ferdinando Francescon Fiamma Tricolore: «In tempi non sospetti abbiamo dato il nostro sostegno alla Lega di Miglio per il federalismo - afferma - puntiamo ad un forte decentramento con una forte presenza dello Stato».

Si attendevano i no global. Invece ieri nella tarda mattinata, caschi allacciati alla cintura, una cinquantina di attivisti dei centri sociali e no global padovani, sono saliti sul treno regionale delle 13.23 dalla stazione di Padova per unirsi agli altri che già li aspettavano nel capoluogo. L'obiettivo era chiaro a tutti: tentare di contrastare il comizio di Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova. Biglietto cumulativo (poco meno di 4 euro) in mano, qualche sparuta bandiera e una decina di caschi (integrali o da skateboard), i cinquanta antagonisti si sono dati appuntamento sul piazzale della stazione di Padova attorno alle 12.30. Ad attenderli gli uomini della Polizia ferroviaria e della Digos, per far sì che nulla andasse storto nella loro prima tappa verso il pomeriggio di tensione tra le calli e i canali di Venezia. E tutto, in effetti, è filato liscio. Clima disteso, facce serene, un solo coro Siamo tutti antifascisti gridato mentre imboccavano il sottopasso che li avrebbe portati al binario 2 della stazione centrale di Padova, da dove, alle 13.23, sono saliti sul treno diretto a Venezia. Il tutto condito con la stanca curiosità di chi si trovava in stazione per ben altri motivi.
Luisa Morbiato
Nicola Munaro
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Il Gazzettino