Fior d'arancio o Picolit: guida all'abbinamento

Fior d'arancio o Picolit: guida all'abbinamento
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LE PROPOSTE
Abbiamo chiesto a tre sommelier, tre consigli ciascuno per orientarci al meglio nell'abbinamento vino-panettone. Luca Gardini, campione del mondo dei sommelier nel 2010, parte dal Vignaioli Contrà Soarda Torcolato Serson 2014: «Solo uva vespaiola appassita in fruttaio. In assaggio le note candite riprendono quelle del panettone, mentre le sensazioni di erbe aromatiche puliscono il palato preparandolo al boccone successivo». Poi passa al Conte Emo Capodilista Fior d'Arancio Spumante 2016: «L'uva è il Moscato giallo. La bolla, utile a donare freschezza a un palato che, in occasione dei pranzi delle feste, una volta arrivato al panettone mostra i primi segni di stanchezza, si combina con un gusto dinamico e invogliante, che ricorda gli agrumi dolci». Infine il Suavia Recioto di Soave Acinatium 2012: «Garganega in versione appassita. L'abbinamento funziona non solo in virtù delle sensazioni morbide di frutta candita, ma anche per quelle tonalità morbide e al tempo stesso asciutte di mandorla e nocciola. Finale lievemente mentolato».

Anche Anna Cardin, sommelier all'Oro del Cipriani alla Giudecca, punta sul Colli Euganei Fior d'Arancio spumante ma sceglie Vigna Roda: «Bollicine sottili e persistenti, profumi agrumati e floreali, grado alcolico contenuto». Se il panettone fosse sovrastato da una glassa di zucchero e mandorla, due le alternative: il Cristina Vendemmia tardiva Roeno e il Picolit Colli Orientali del Friuli Ronco di Cialla: «Il primo arriva dalla Valdadige veronese ed è un sapiente assemblaggio di quattro uve: pinot grigio, chardonnay, sauvignon, traminer aromatico, vino di grande personalità e complessità, ricco di profumi che ricordano il Natale: canditi, frutta secca, spezie. Il secondo, è il vino degli imperatori, delle grandi occasioni». Invece, Wladimiro Gobbo, Ais di Treviso, parte dal Dolce Cremé di Villa Rinaldi di Soave: «Ma per apprezzare appieno l'abbinamento ci vorrebbe anche una crema inglese alla vaniglia per questo metodo classico originalissimo da Chardonnay, Pinot Nero e acini di Garganega passiti. Se invece preparate una crema al cioccolato e peperoncino, sarebbe perfetto il Raboso Passito, magari quello di Bonotto delle Tezze, quest'anno massimo punteggio nelle guide Ais Italia e Veneto. Per chi invece preferisce il panettone in purezza propongo il Riesling passito al vento di Scubla, dolce ma dal guizzo fresco, acido: profumi multicolori e canditi che richiamano il panettone».
C.D.M.
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Il Gazzettino