Finalmente a casa. Nel primo pomeriggio di ieri le ultime due coppie di volanti costrette ad attraccare a Porto Garibaldi, hanno fatto rientro nel porto di Pila. Il giorno prima,...
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I pescatori hanno così innescato il piano B: entrare dal vecchio passaggio che va verso nord «dopo molta fatica e spingendo i motori al massimo sono riusciti ad arrivare in porto erano molto agitati per la paura di rimanere incagliati. Avevano pensato di tornare a Porto Garibaldi, ma le difficoltà di uscire in mare con la corrente contro li ha convinti a desistere».
Oggi (ieri per chi legge) invece, la felicità perchè «fortunatamente c'era un punto d'acqua più alto, tra l'altro il pontone ha continuato a scavare togliendo quel tanto che ha permesso alle altre due coppie di rientrare in porto certo i risultati dell'ultima batimetria non sono ancora arrivati, ma sono stati piantati anche dei nuovi pali per indicare il percorso da percorrere».
Di certo la situazione non è ottimale come conferma Zanellato. «Il problema è grande e serio, bisognerà vedere se in futuro realizzeranno uno scavo più approfondito o saranno studiate delle soluzioni alternative, le necessità sono infrastrutturali».
Le tre coppie di volanti erano state costrette ad attraccare a Porto Garibaldi dal 23 gennaio scorso, nel mentre era stato dato l'avvio all'ennesimo scavo di somma urgenza da parte di Sistemi Territoriali e nelle scorse settimane la giunta regionale del Veneto ha stanziato 190 mila euro alla stessa Sistemi territoriali per dare continuità agli interventi di escavazione e manutenzione straordinaria della bocca Sud della laguna di Barbamarco a Pila, Porto Tolle.
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Il Gazzettino