Fine vita, passa l'appello alle Camere

Fine vita, passa l'appello alle Camere
Il Consiglio regionale chiede che l'Italia si doti di una legge sul fine vita. Via libera trasversale alla richiesta di voto, primo firmatario Stefano Pustetto di Sel, alle...

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Il Consiglio regionale chiede che l'Italia si doti di una legge sul fine vita. Via libera trasversale alla richiesta di voto, primo firmatario Stefano Pustetto di Sel, alle Camere e al Governo sottoscritta da tutte le forze politiche di Piazza Oberdan. In 30 hanno detto sì mentre il cattolico forzista Bruno Marino e Luca Ciriani (FdI) hanno votato contro ed Emiliano Edera (Cittadini) si è astenuto. Respinta invece la mozione dei forzisti Riccardo Riccardi, Marini e Elio De Anna contro l'intenzione della Regione di resistere giuridicamente all'impugnazione da parte del Governo "amico" davanti alla Corte Costituzionale della legge regionale sulle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (Dat).

Il Governo ha accusato il Fvg di aver invaso alcune delle competenze esclusive dello Stato? Non è così per l'assessore alla salute Maria Sandra Telesca che ha sottolineato la valenza sostanzialmente amministrativa del provvedimento e la volontà di riorganizzare quanto esisteva in modo disomogeneo. Da qui la decisione di resistere giuridicamente.

Il tema è di pertinenza delle Camere e bisogna avere il coraggio di affrontarlo «senza pregiudizi e con trasparenza». Resta scettico Riccardi: «Occuparci di cose che non competono a questo Consiglio è pericoloso perché così facendo si va a deteriorare l'immagine e il ruolo della stessa Regione. Il mio sospetto è che ci sia una corsa per fare bella figura». Ma Pustetto rilancia: «Sul testamento biologico uno può dissentire ma si deve rispettare la scelta della persona, il Governo ha firmato la Convenzione di Oviedo ma non ha ancora depositato lo strumento di ratifica e sono passati 14 anni. Lo Stato deve colmare questo vuoto normativo: lo stato vegetativo non esiste in natura, lo abbiamo creato noi e noi abbiamo il compito di trovare una soluzione». Nel Triveneto la percentuale dei consensi alle Dat è pari al 78,3%. In Fvg in 5.500 hanno firmato per l'istituzione del relativo registro regionale.
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Il Gazzettino