FINANZA ROMA Cattolica rompe definitivamente il fronte - peraltro scricchiolante

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FINANZA

ROMA Cattolica rompe definitivamente il fronte - peraltro scricchiolante - contro l'Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi e consegna il suo pacchetto dell'1,01% all'offerta che ieri sera aveva raccolto l'1,3%. Il cda della compagnia veronese presieduto da Paolo Bedoni ieri - tutti presenti con due consiglieri in videoconferenza - dopo il passaggio preliminare di lunedì 29 giugno, ha dato mandato al top management guidato dal Dg Carlo Ferraresi, di disdettare l'adesione al patto sul 18,8% imperniato sulla fondazione Cassa di Cuneo, più Monte di Lombardia e altri gruppi industriali privati, e di aderire all'offerta. Il patto così si diluisce numericamente ma soprattutto perde il collante che finora ne ha contraddistinto la forza d'urto contro la proposta di aggregazione della Ca' de Sass. Per quanto riguarda Cattolica, l'apporto delle 11,5 milioni di azioni all'Ops non produrrà impatti economici significativi nel bilancio consolidato rispetto al mantenimento in portafoglio della posizione. Oggi la partecipazione è a carico a 44 milioni, ne vale 34 milioni ed è già stata fatta una svalutazione. Il cda ha anche affrontato aspetti tecnici legati al recesso visto che il 31 l'assemblea dovrà votare la spa. In cda, secondo fonti attendibili, Ferraresi avrebbe ripercorso le varie fasi, partendo dall'adesione al patto su circa il 20% avvenuto il 13 febbraio, quattro giorni prima del lancio dell'Ops anche se è stata ufficializzata successivamente. Il tutto in un contesto di relazioni differenti. All'epoca al fianco dell'assicurazione scaligera c'era Mediobanca per le grandi strategie che in seguito ha preferito dedicarsi unicamente al supporto ad Intesa Sp. Ferraresi al board avrebbe spiegato che se l'Ops non dovesse andare in porto, ci sarebbe un impatto negativo sul valore della partecipazione a causa del presumibile calo del titolo Ubi senza avere in cambio nulla, dal momento che, illustrando l'aggiornamento del piano industriale una decina di giorni fa, l'Ad di Ubi Victor Massiah avrebbe spiegato di voler confezionare gli accordi di bancassurance in casa e quindi di lasciar scadere l'attuale partnership con Verona.

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Il Gazzettino