Filmato sgranato, imputato irriconoscibile

Filmato sgranato, imputato irriconoscibile
IL CASOPORDENONE Era sospettato di aver prelevato denaro al BancoPosta con una tessera rubata a un anziano pordenonese. Fabio Major, 56 anni, residente a Vedelago, è finito a...

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IL CASO
PORDENONE Era sospettato di aver prelevato denaro al BancoPosta con una tessera rubata a un anziano pordenonese. Fabio Major, 56 anni, residente a Vedelago, è finito a processo per l'indebito prelievo della somma sulla base di un'identificazione effettuata attraverso un filmato così sgranato che era impossibile riconoscere l'autore.

Gli era stata contestata anche la recidiva specifica. Difeso dall'avvocato Giuseppe Antoniazzi, ieri è stato assolto dal giudice monocratico Giorgio Cozzarini per non aver commesso il fatto. È stata un'assoluzione piena. Lo stesso vpo Enrico Schenato aveva evidenziato una serie di incertezze che rendevano impossibile l'identificazione di Major e aveva chiesto che fosse assolto per insufficienza di prove.
IL FURTO
La vicenda risale al 20 novembre del 2015. Il cliente di un ristorante di Porcia si era ritrovato con il finestrino della macchina rotto: all'interno gli era sparito il borsello dove aveva lasciato la tessera del BancoPosta. Purtroppo c'era anche il codice, cosa che ha facilitato chi ha prelevato prima 450 e poi 40 euro. La vittima si era rivolta ai carabinieri, che una volta individuato lo sportello in cui era stata utilizzata la tessera, avevano acquisito il filmato della videosorveglianza. Le immagini erano in bianco e nero, molto sgranate, ma i sospetti dei militari si erano concentrati su Major, che in passato avevano arrestato e che aveva dei precedenti: a qualcuno era sembrato di riconoscerlo.
L'IDENTIFICAZIONE

Lui ha sempre negato di essere stato a Porcia quel giorno. «Non ero a Pordenone - ha detto - ma a Vedelago». «Sono arrivati a lui sulla base di un'ipotesi, come ha confermato lo stesso carabiniere», ha ricordato la difesa. Nel filmato chi fa i prelievi è di spalle, indossa un giubbotto come tanti, di cui non può nemmeno intuire il colore, ha un cappellino che copre la testa, si nota la stanghetta di un paio d'occhiali ma non si riesce a capire se sono da vista o da sole. Al processo non è emerso alcun elemento che potesse attribuire con certezza a Major il prelievo fraudolento con la tessera rubata sull'auto parcheggiata davanti al ristorante di Porcia.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino