«Fieri di essere fascisti»

«Fieri di essere fascisti»
Con una sessantina di tesserati e un Blocco studentesco presente in tutti gli istituti del territorio, il movimento di destra neofascista CasaPound trova sede ufficialmente anche...

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Con una sessantina di tesserati e un Blocco studentesco presente in tutti gli istituti del territorio, il movimento di destra neofascista CasaPound trova sede ufficialmente anche a Pordenone. È un bilocale al piano terra in via Selvatico 44, accanto all'Africa Shop. Ha una sala per incontri e un'altra con una sorta di mini bar. Di pomeriggio è un Circolo dopo-scuola studentesco, la sera ospita le riunioni del movimento. Uno spazio auto-finanziato (400 euro di affitto il mese), attraverso il tesseramento e le simboliche quote degli studenti che frequentano il Circolo. Aperto ormai da qualche mese come sede di un'associazione sportiva (per lo più scacchi e poker senza denaro), «abbiamo deciso di formalizzarlo pubblicamente» spiega il maniaghese Nicola Di Bortolo, che fra pochi giorni sarà 25enne, responsabile di CasaPound Pordenone e di Casapound Fvg. «Quando andavo a scuola avrei voluto avere un centro di aggregazione», spiega. È proprio ai giovani che il movimento guarda, attraverso la componente "Blocco studentesco" (responsabile Nicola Riccitelli, 19enne di Sacile, studente del Kennedy). In un anno e mezzo «siamo entrati in tutte le scuole, all'artistico Galvani abbiamo un rappresentante. Siamo lenti e inesorabili, ma non ci fermeremo e ci riprenderemo tutto» ha detto Di Bortolo inaugurando la sede. L'apertura dello spazio - denominato Ghibli, come il vento libico e come il motore Caproni Ghibli dell'aviazione fascista - ha provocato alcune contestazioni a mezzo stampa da parte di Rifondazione Comunista con Michele Negro che si è detto sconcertato per il silenzio davanti alla rinascita dei movimenti fascisti. Posizione ribadita ieri da Giuseppe Mariuz, presidente del comitato provinciale dell'Associazione nazionale Partigiani che ha fatto «appello alle forze democratiche per il rispetto della Costituzione che vieta ogni forma di ricostruzione e riorganizzazione fascista».

«Non vogliamo rispondere a chi vorrebbe negarci la libertà. Diamo fastidio perché non abbiamo padroni e non chiediamo niente», ha replicato Di Bortolo. Quanto alle apologie di fascismo, «a noi interessano altre cose, come chi è costretto a dormire in auto. CasaPound ha saputo sorprendere con volti nuovi, sdoganandosi dall'estrema destra, da cui ci differenziamo perché noi non rinneghiamo il passato e siamo fieri di essere fascisti». L'inaugurazione ha attirato tesserati e simpatizzanti, ma anche Giampaolo Speranza (militante del Movimento Sociale) e i consiglieri comunali Francesco Ribetti (di Pordenone) e Massimo Piccini (di Azzano Decimo).
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Il Gazzettino