«L'azione dei sindaci sarà quella di presidiare il territorio». Floriano Zambon, sindaco forzista di Conegliano, ha firmato insieme a Paolo Speranzon e Annalisa Rampin,...
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Allora che senso ha inviare una lettera in cui si segnala un problema, nello specifico quello del Progetto Obiettivo Salute Mentale? «Porre l'accento sulla questione specifica e chiedere una revisione è una cosa. Ma non significa mettere in discussione l'impianto generale della riforma. Noi abbiamo rilevato un ostacolo nell'accorpamento a 3 delle unità complesse destinate al comparto psichico e abbiamo chiesto di poter ridiscutere questo capitolo. Tutto qui». Quindi, con questa lettera, intendete affermare che sono solo necessari alcuni correttivi? «Si, ora bisogna accompagnare una transizione che comunque rappresenta un cambiamento. E come tale va gestita».
Sarà quindi importante capire, anche alla luce di queste posizioni, cosa uscirà dalla riunione dei sindaci anti riformache si svolgerà oggi a Ca' Sugana. E a parlare saranno anche le presenze. Posto che i sindaci di area centrosinistra non mancheranno al confronto, resta da capire quanti sindaci di centrodestra parteciperanno ad un dibattito che, viene ricordato da più parti, non ha casacca nè colore, ma guarda solo al futuro della salute dei cittadini. Ci saranno di sicuro Roberto Tonon di Vittorio Veneto, Carola Arena di Mogliano, Paolo Galeano di Preganziol e Miriam Giuriati di Casier, che attacca: «Se non ci opponiamo saremo ricordati come la regione Attila dei servizi sociali». Nel frattempo, l'uscita allo scoperto di Manildo e l'appoggio dei principali primi cittadini della provincia, incassa il plauso del consigliere Pd Nicolò Rocco. «Grazie ai sindaci trevigiani di ogni colore politico che vogliono difendere la nostra Sanità e i nostri servizi- afferma-. Le scelte della Regione stanno creando veneti di serie A e di serie B. Un cittadino della provincia di Treviso (900.000 abitanti) avrà meno diritti rispetto ad un cittadino di San Donà (200.000). I sindaci dimostrano che su queste cose l'unico partito che conta è quello di chi vuol bene alla propria gente».
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Il Gazzettino