Il giorno dopo la fiaccolata anti-profughi il centrosinistra va all'attacco: «È stata un flop». A pizzicare gli organizzatori - l'Associazione commercianti del centro storico...
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Va giù duro anche il segretario provinciale del Pd Massimo Bettin: «Bitonci ha subito una cocente sconfitta. Giovedì sera i padovani hanno voluto inviargli un segnale chiaro: sono stanchi della sua propaganda». Se le danno invece di santa ragione il presidente dell'Acc Massimiliano Pellizzari e il capogruppo di Padova 2020 Francesco Fiore. «Siamo fieri di aver partecipato giovedì sera alla fiaccolata. Eravamo in tantissimi basta guardare le foto. La polemica sui numeri la facciamo fare ad altri, a chi non ha argomenti. Parla Fiore, l'essenza dell'inattendibilità e dell'inaffidabilità - va all'attacco il presidente di Fiera immobiliare - Parla colui che primapartecipa alle primarie del Pd dove ci sono regole chiare da seguire, poi siccome perde, le stesse regole valgono per gli altri ma per lui no. Straccia l'accordo e si candida contro il Pd». Fiore: «Purtroppo Pellizzari, per mascherare il flop della sua fiaccolata da 200 persone, mi attacca in maniera indecorosa mettendola sul personale. Secondo lui non dovrei parlare. E invece io parlo dal momento che sono stato votato da 11mila padovani. Lui invece nel 2009 ha preso appena 250 voti». «I cittadini chiedono alla politica di adoperarsi per risolvere i problemi e gestire fenomeni complessi, non certo strumentalizzare ogni vicenda a fini elettorali o propagandistici. Per questo solo in pochi hanno deciso di seguire il sindaco nella fiaccolata» conclude il segretario cittadino del Partito democratico Antonio Bressa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino