Feste, ecco chi tiene aperto

Feste, ecco chi tiene aperto
COMMERCIOROVIGO Con le festività torna la battaglia contro le aperture dei supermercati nei giorni rossi. Una parte infatti dei cassieri, commessi e magazzinieri della provincia...

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COMMERCIO
ROVIGO Con le festività torna la battaglia contro le aperture dei supermercati nei giorni rossi. Una parte infatti dei cassieri, commessi e magazzinieri della provincia torneranno al lavoro subito dopo Natale. Il 26 infatti alcuni supermercati di Rovigo e dintorni saranno aperti.

L'APPELLO DEI SINDACATI
«I dipendenti dei supermercati possono decidere di non lavorare durante le festività: non è una gentile concessione' che l'imprenditore fa ai dipendenti, ma un diritto della categoria stabilito dal contratto». I rappresentati locali delle tre sigle sindacali, Diego Marcomini (Fisascat Cisl) Franca Beggiao (Cgil Filcams) e Michela Bacchiega (Uiltucs- Uil) commentano così la decisione annunciata dal numero uno dei supermercati Alìper, Francesco Canella, di abbassare le serrande dei punti vendita della catena il giorno di Santo Stefano. Una presa di posizione mirata a salvaguardare la serenità dei famiglie dei suoi dipendenti. «Sono cattolico praticante - ha spiegato Cannella, proprietario di due punti vendita solo in via Porta Adige - Sono nato come garzone, conosco bene la volontà dei dipendenti di trascorrere le feste in famiglia. Da sempre tengo chiusi i supermercati sia a Natale che a Santo Stefano».
INTERSPAR APERTO
Non tutti però gli imprenditori della grande distribuzione la pensano così. Il 26 dicembre infatti lavoreranno come un normale giorno feriale, altre catene come la Despar, fresca di taglio del nastro del nuovo punto vendita di viale Porta Adige. Chiusi invece a Natale e Santo Stefano Famila, Coop, Lidl ed Eurospin. «Ogni anno è la stessa storia - spiegano i sindacati -, i dipendenti dei supermercati hanno il diritto di scegliere se lavorare o meno durante le festività. Nella maggior parte dei casi lo fanno per non mettere a rischio il posto di lavoro, ma è nel loro diritto rifiutarsi».
IL NODO DELLE DOMENICHE

Altro discorso, invece, le domeniche. «Le maggiori difficoltà i lavoratori le incontrano con le aperture domenicali - fanno sapere Cgil, Cisl e Uil - Il Decreto Monti del 2011 consente di aprire qualsiasi attività commerciale anche 24 ore al giorno, ormai siamo arrivati al punto che la maggior parte dei supermercati sono aperti 7 giorni su 7, condannando i dipendenti a trascorrere lungo le corsie quasi tutte le domeniche, lontani da compagni e figli. A Rovigo, ad esempio, i colleghi con contratto part-time accettano di fare le domeniche per permettere ai colleghi full-time di restare a casa». Aperture domenicali che, tra l'altro, secondo i sindacati non porterebbero incassi superiori, «è la clientela del sabato che si spalma semplicemente durante i due giorni del weekend». «La soluzione - concludono le tre sigle sindacali - sarebbe quella di organizzare le aperture domenicali, i supermercati potrebbero così aprire la domenica a turno». Intanto il 22, i dipendenti incroceranno le braccia anche contro le aperture festive.
Roberta Merlin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino