Festa in chiesa e champagne sull'altare

Festa in chiesa e champagne sull'altare
Musica da discoteca, "sciabolata" di champagne sull'altare e brindisi nella chiesa di San Clemente. La chiesa, custodita all'interno dell'omonima isola interamente occupata...

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Musica da discoteca, "sciabolata" di champagne sull'altare e brindisi nella chiesa di San Clemente. La chiesa, custodita all'interno dell'omonima isola interamente occupata dell'hotel San Clemente Palace, è stata aperta giovedì notte dagli operatori dell'albergo al termine della cena riservata al cast del film “Before I disappear” in concorso alla Mostra internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Che si sia trattato di un fuoriprogramma improvvisato o di un last dinner organizzato, quello che è certo è che la sorpresa c'è stata tutta.

Alcune casse disposte provvisoriamente a terra pompavano musica da discoteca ad alto volume mentre, sull'altare chiesa, è stata eseguita una "sciabolata" in perfetto stile con relativo brindisi dei presenti in abito da sera e cocktail party. Deposta la sciabola, tra gli applausi e la spensieratezza, in molti erano convinti che l'edificio fosse un luogo sconsacrato e il tutto fosse consentito perché perfettamente “normale”. Nessuno se l'è sentita di danzare ma sono fioccate le foto in posa davanti alle targhe e agli altari della location “inconsueta” tra il rimbombo della musica dance. Il direttore della sezione promozione del Patriarcato di Venezia, don Gianmatteo Caputo, ha spiegato che la chiesa di San Clemente non è di proprietà della Curia di Venezia ma questo non significa poterla utilizzare per eventi non autorizzati o che ne offendano la sacralità. «La Chiesa di San Clemente è stata spogliata di molto del suo mobilio religioso in passato, perché non è più destinata né utilizzata per cerimonie ecclesiastiche – spiega Caputo – Ciò nonostante, rimane comunque un luogo di culto, per organizzare eventi religiosi è necessaria l'autorizzazione del Vescovo, così come per l'organizzazione di concerti ecclesiali, dove inoltre occorrono tutte le autorizzazioni e i permessi del caso. Non è consentito – aggiunge – farne degli utilizzi impropri, come ad esempio eventi di promozione commerciale o che possano offendere la sacralità del luogo stesso». La prime informazioni storiche sulla chiesa veneziana risalgono al 1600 ma non vi sono date precise sulla sua costruzione.
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Il Gazzettino