Ferrarese: «Ecco come l'Ater salverà Casa Serena»

Ferrarese: «Ecco come l'Ater salverà Casa Serena»
CASE POPOLARIROVIGO Ater, attraverso il suo presidente Guglielmo Ferrarese, difende a spada tratta il progetto per l'assorbimento di una porzione dell'istituto per anziani Casa...

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CASE POPOLARI
ROVIGO Ater, attraverso il suo presidente Guglielmo Ferrarese, difende a spada tratta il progetto per l'assorbimento di una porzione dell'istituto per anziani Casa Serena, rispedendo al mittente l'accusa lanciata da Paolo Pozzato (ex Obiettivo Rovigo, nella coalizione di Monica Gambardella) di voler rovinare quella struttura, tradendo la sua iniziale funzione di ospizio in cambio di un'operazione finanziaria. «L'asserito piano industriale serio ipotizzato da Pozzato non è mai stato portato all'attenzione dell'Iras, che gestisce la struttura, mentre il loro piano di risanamento, che comprende Casa Serena, è di due anni fa ed è stato portato in consiglio comunale» puntualizza Ferrarese, che è inoltre segretario per l'Alto Polesine della Lega. La portabandiera del centrodestra Gambardella, infatti, aveva promesso di finalizzare questa operazione di salvataggio dell'Iras da parte dell'ente per le case popolari, mandando, appunto, su tutte le furie Pozzato. «Come fa un potenziale candidato consigliere ad affermare simili cose? s'interroga Ferrarese Dimentica due concetti fondamentali. Il primo è che esiste una convenzione sottoscritta nel 2004 che prevede la concessione ad Iras dell'immobile per 99 anni, il secondo che in caso di recesso da parte dalla convenzione, l'immobile torna nella gestione del Comune, con restituzione all'IRAS degli investimenti fatti nel corso degli anni per circa 5 milioni di euro. Quanto afferma Pozzato dimostra la non conoscenza del progetto e del piano di risanamento che Iras sta mettendo in atto, anche alla luce delle difficoltà economiche in cui attualmente versa l'ente».

Quindi, Ferrarese illustra il progetto del suo ente, ovvero la cessione «di tutti i piani superiori all'Ater per realizzare e mantenere alloggi per anziani autosufficienti, oltre ad altre tipologie di utenti, quali studenti universitari, giovani coppie», lasciando al Comune solo una porzione dell'edificio. «L'immobile può essere spezzato in due blocchi funzionali cielo-terra conclude Ferrarese, difendendo l'operazione Se ci sono stati errori nel passato, come dice Pozzato, è da folli disconoscerli a posteriori. Ogni scelta è stata fatta in funzione del momento storico, è frutto di quella che in quel momento appariva la scelta migliore. Nessuno sta giocando sulla pelle della gente».
A.Luc.
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Il Gazzettino