Fernando Bandini L'uomo e la poesia

Fernando Bandini L'uomo e la poesia
Si può finalmente leggere l'opera omnia di Fernando Bandini, l'autore vicentino scomparso nel 2013, riconosciuto come uno dei più rilevanti poeti del secondo Novecento. Fernando...

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Si può finalmente leggere l'opera omnia di Fernando Bandini, l'autore vicentino scomparso nel 2013, riconosciuto come uno dei più rilevanti poeti del secondo Novecento. Fernando Bandini. Tutte le poesie (Oscar Mondadori, pag. 704, euro 28,00), ha il merito di un'accurata edizione critica, grazie alla curatela di Rodolfo Zucco, a cui si aggiungono i due nutriti saggi di Gian Luigi Beccaria e Lorenzo Renzi. Un'antologia che raccoglie tutta la produzione in versi italiana, ma anche il Bandini traduttore e una parte rilevante è dedicata al Bandini poeta neolatino. Ma non è solo questo. La precisa biografia lascia spazio all'uomo, oltre che alla vita di un uomo, restituendoci lezioni di poetica e di umanità. Così come i saggi introduttivi non ristagnano in una dimensione accademica, ma si inseriscono nella stessa poetica bandiniana: quella di un dettato limpido, chiaro. D'altra parte Zucco ha già curato i Meridiani di Giudici e Raboni, che accomuniamo per poetica all'autore vicentino, con le dovute differenze, ma in tutti questi autori ciò che conta è la necessità del dire. E la sua limpidezza. Amico da sempre di Zanzotto, ma anche fraterno compagno di Goffredo Parise, l'Oscar include anche degli epistolari inediti come l'Epistula ad Andream Zanzotto poetam, quel Zanzotto che Bandini vedeva come l'unica avanguardia del secondo Novecento, perché sciolto da ogni ideologia. E si fa chiarezza anche sul plurilinguismo della poetica bandiniana, esaminando i diversi propositi dell'uso del latino, lingua massima, e la consuetudine talvolta al dialetto, lingua dell'infanzia, ma non con presupposti nostalgici, casomai come vettore che dorme nella profonda coscienza. Così l'Oscar ci accompagna nel preciso profilo di un autore legato a Pascoli e a quella dimensione fanciullesca, adolescenziale del sentire e del tradurre la vita, beninteso, senza alcun rimpianto elegiaco.

Mary Barbara Tolusso
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Il Gazzettino