(F.Capp) «Se mettiamo idealmente su un piatto della bilancia i risultati di donazione dello scorso anno e sull'altro il numero di pazienti in lista d'attesa, purtroppo quando...
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A parlare è Giuseppe Feltrin, coordinatore regionale per i trapianti, intervenuto alla Giornata del Medico e dell'Odontoiatra 2017.
«Per questo sarebbe importante - rileva Feltrin - che ciascuno avesse la possibilità di esprimersi in vita rispetto al tema della donazione, per il sì o per il no». Questo per chiarezza e anche per limitare le opposizioni dei parenti, i cosiddetti aventi diritto, chiamati a dire la loro quando il familiare è deceduto. La propria volontà adesso si può esprimere all'atto del rilascio o del rinnovo della carta d'identità. «Quando si fa la domanda giusta alla persona giusta, cioè al titolare, passatemi il termine, dei propri organi che vede la sua vita come un progetto, la percentuale - spiega Feltrin - di coloro che sono favorevoli alla donazione sale all'86%. Ai colleghi più giovani mi permetto di dire: voi diventerete depositari di un bene grande, il rapporto fiduciario con i vostri pazienti. Ebbene, dentro questo rapporto trovo doveroso che, con i giusti modi, si affronti il tema della donazione, non per convincere le persone a dire di sì ma perché le persone abbiano la corretta informazione per poi dire di sì o di no».
Tra le nuove prospettive di donazione a Padova, l'accertamento di morte con criterio cardiologico. Nessuna differenza dal punto di vista medico-legale o etico-deontologico ma una maggiore complessità tecnologica e organizzativa.
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Il Gazzettino