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VENEZIA Torna lo spettro dello sciopero al teatro La Fenice, proprio alla vigilia di una settimana che vedrà l'allestimento di tre differenti recite. Nel pomeriggio di ieri è infatti stata recapitata al sovrintendente Fortunato Ortombina la proclamazione di uno sciopero dal 25 al 31 agosto da parte dei sindacati Usb e Uilcom. Il motivo è legato a questioni interne come l'organizzazione del lavoro e al licenziamento di due musicisti aderenti ai sindacati in questione avvenuto in luglio. «Nonostante l'accordo aziendale di marzo - attaccano - non sono stati riconosciuti i diritti di prelazione maturati dal personale artistico, con il rischio di contenziosi legali. L'utilizzo del contratto ad intermittenza è sempre più presente ed aumenta nei picchi di lavoro. Sono drasticamente ridotti i contratti a tempo determinato, specialmente in ambito artistico con palesi disparità di trattamento tra i dipendenti. Le assunzioni a tempo indeterminato ricoprono numericamente le cessazioni dal servizio avvenute nell'anno precedente, ma non sempre per gli stessi ruoli. . Piante organiche e contratti aziendali vecchi di 20 anni. Produzione triplicata con aumento degli incassi senza ricadute economiche per la gran parte dei dipendenti. Infine - concludono - riteniamo che il codice disciplinare interno debba essere modificato radicalmente in quanto a nostro avviso rende le lavoratrici ed i lavoratori totalmente succubi dell'azienda anche fuori orario di lavoro durante la loro vita privata».
In ballo ci sono le recite di Tosca (25 agosto), del Barbiere di Siviglia (30) e Madama Butterfly (31).
Come sempre, il sovrintendente, avvisato mentre era fuori sede, mantiene un atteggiamento di prudenza.
«Sentirò i sindacati al più presto - commenta - e confido sul fatto che si trovi un accordo, come era accaduto il 6 luglio con le stesse sigle che avevano proclamato lo sciopero».
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Il Gazzettino