FELTRINO Torna l'incubo rigatore seriale. Nelle ultime settimane, infatti, diversi

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FELTRINOTorna l'incubo rigatore seriale. Nelle ultime settimane, infatti, diversi cittadini si sono trovati le automobili con rigature e incisioni di vario tipo. L'ultimo atto è...

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FELTRINO
Torna l'incubo rigatore seriale. Nelle ultime settimane, infatti, diversi cittadini si sono trovati le automobili con rigature e incisioni di vario tipo. L'ultimo atto è stato registrato la notte scorsa in via Roma a Pedavena; il proprietario in tarda serata aveva lasciato il mezzo parcheggiato all'esterno e, al suo risveglio, l'amara scoperta. La settimana scorsa si è registrato un altro episodio simile nella zona di Sega Bassa, nel parcheggio dell'ex supermercato, ma anche all'esterno dello studio del medico di base dottor Giuseppe Bond e nel parcheggio dell'Unione montana Feltrina. Insomma, gli atti sono numerosi anche se, al momento, sembra che nessuno abbia presentato regolare denuncia alle forze dell'ordine. Sarà da capire se ciò avverrà nelle prossime ore in modo tale che quest'ultime possano indagare su quanto accaduto e magari, attraverso il controllo dei video delle telecamere presenti sul territorio, bloccare il o i vandali. Fatti che non possono non far tornare alla mente quanto accaduto due anni fa. Tra Feltre e Pedavena, infatti, si registrarono tutta una serie di vandalismi che coinvolsero automobili che si trovavano all'esterno delle abitazioni. Si parlò di circa un centinaio di mezzi rigati tra febbraio e il marzo 2016. Poi l'autore del gesto, un 45enne veronese con casa a Pedavena, venne individuato dalle forze dell'ordine e denunciato (patteggiò due anni di reclusione). L'uomo, che risiede a Desenzano, pare comunque non si sia più fatto vedere nel Feltrino anche perché quella che era l'abitazione delle vacanze è stata venduta. Resta ancora l'amarezza, tra tutti coloro che si sono trovati le automobili rigate, di non aver percepito un solo euro di risarcimento. Le spese di sistemazione delle vetture, sono state quindi interamente accollate dai diretti interessati. Forse anche questo ha incentivato i cittadini che oggi stanno subendo danni a non denunciare.

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Il Gazzettino