FELTRE (e.s.) «Siamo sconvolti dall'atteggiamento di questa ditta perché

FELTRE (e.s.) «Siamo sconvolti dall'atteggiamento di questa ditta perché
FELTRE(e.s.) «Siamo sconvolti dall'atteggiamento di questa ditta perché vuole fare un intervento pesante senza però voler introdurre dei minimi controlli che sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FELTRE
(e.s.) «Siamo sconvolti dall'atteggiamento di questa ditta perché vuole fare un intervento pesante senza però voler introdurre dei minimi controlli che sono indispensabili per garantire una sicurezza su quanto viene emesso». Sono queste le prime parole di Davide De Martin Bonan, uno dei rappresentanti del comitato di cittadini che ha a cuore la salvaguardia del territorio, affermate dopo aver saputo che la Hydro ha presentato ricorso al Tar del Veneto contro la prescrizione chiesta dal Comune di Feltre di installazione di sistemi di monitoraggio sulle emissioni. «L'investimento che viene richiesto all'azienda per l'installazione dei sistemi di monitoraggio e i controlli periodici hanno un costo irrisorio rispetto all'investimento complessivo (circa 700mila euro), quindi significa che il problema non sono i costi ma forse altro». De Martin Bonan con fermezza dichiara che come cittadini non staranno fermi. «Questa multinazionale ha un codice etico come tutte le aziende del nord Europa in cui ci sono delle regole da seguire a livello ambientale, rispetto del territorio e quant'altro. Ci sembra strano che in uno stabilimento, quello di Feltre, si permettano di fare quello che vogliono a discapito dell'ambiente, dei cittadini e della salute. Mi chiedo quindi se i vertici norvegesi sappiano quello che sta accadendo e, per questo, ho trovato dei contatti e chiederemo direttamente all'amministratore delegato se siano d'accordo sulle azioni intraprese». Oltre a muoversi a livello extra nazionale, il comitato di cittadini si muoverà anche a livello locale organizzando una serie di iniziative di sensibilizzazione. «È vero che è necessario garantire l'occupazione sul territorio chiude De Martin Bonan -, ma è vero anche che la salute dei cittadini è fondamentale. Lasciare campo libero ad un'azienda che bruci tutto quello che vuole in centro città credo non sia corretto o, quantomeno, è necessario valutarne i rischi e i benefici».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino