«Felici del suo arrivo: uno stile nuovo vicino alle famiglie»

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LE REAZIONI

TREVISO Una bella ventata di aria fresca montana. Così il mondo cattolico trevigiano accoglie l'arrivo di monsignor Tomasi in città all'indomani della sua consacrazione a Vescovo, avvenuta ieri a Bressanone. «Sì, siamo proprio felici per il suo imminente arrivo. Mi è piaciuto quando ha concluso dicendo: Vi conoscerò e mi conoscerete; condividete con me la vostra fede e io condividerò con voi la mia; camminiamo insieme. È lo stesso atteggiamento che ha avuto quando ci ha incontrato a Bressanone. Un segno di grande rispetto ed attenzione alla storia ed al vissuto delle persone». Adriano Bordignon, coordinatore del Centro della Famiglia, dà voce all'entusiasmo e all'aspettativa che i fedeli trevigiani ripongono nel nuovo Vescovo, confortati dagli esordi particolarmente empatici e democrat del monsignore altoatesino. «Una delle cose che più ci ha colpiti è la sua vicinanza al Santo Padre. È anche sulla linea di Papa Francesco che sottolinea l'importanza di avviare ed accompagnare i processi più che svolgere ruoli e occupare spazi-continua- Si tratta di stare nei processi del mondo con lo stile dello sperare e benedire». Un primo incontro con i giovani e le famiglie trevigiani era avvenuto durante i campi estivi in Alto Adige. E lì si è subito percepito uno stile radicalmente nuovo. «Non mi immagino la Chiesa staccata dalle famiglie-aveva premesso subito il nuovo Vescovo- La Chiesa deve acquisire il senso del familiare, lo stile familiare: la normalità della vita quotidiana, dove si vuole dover stare insieme e dove si deve voler stare insieme». Don Pesce conferma come ci sia molta attesa per questo nuovo Vescovo. «Personalmente auspico che ci faccia camminare verso la chiesa del futuro, che aiuti la Diocesi ad entrare davvero in dialogo coi problemi autentici del mondo». L'incontro estivo aveva gettato ottime premesse. «E' stato un momento emozionante- conferma don Francesco Pesce- abbiamo subito avuto la sensazione di trovarci di fronte ad una persona molto attenta ai problemi concreti delle persone, predisposta all'ascolto, che dà molto peso alle relazioni». Bordignon conferma la fiducia con cui le famiglie trevigiane guardano a monsignor Tomasi. «Mi sembra molto rispettoso il suo atteggiamento di voler prima conoscere che proporre o chiedere. Lo stesso faremo anche noi! Certo è che tutte le famiglie oggi hanno bisogno di sentire la stima nei loro confronti per i ruolo pastorale, sociale, educativo che ogni giorno portano avanti. Malgrado tutti i limiti che hanno le famiglie sono un bene e sono il trampolino verso il futuro».

Elena Filini
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Il Gazzettino