Fedriga, missione riapertura Parte il tavolo con il governo

Fedriga, missione riapertura Parte il tavolo con il governo
LA RINCORSAPORDENONE La prima missione di Massimiliano Fedriga come presidente della Conferenza delle Regioni partirà in settimana. Un viaggio a Roma, come ne ha già fatti...

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LA RINCORSA
PORDENONE La prima missione di Massimiliano Fedriga come presidente della Conferenza delle Regioni partirà in settimana. Un viaggio a Roma, come ne ha già fatti tanti. Ma stavolta non rappresenterà solo il Friuli Venezia Giulia, bensì anche le altre realtà territoriali, comprese le Province autonome di Trento e Bolzano. L'obiettivo numero uno? Programmare la scaletta delle riaperture. E questo sì che sarà un target che interesserà molto anche alla regione da cui Fedriga proviene.

IL VIAGGIO
L'occasione sarà un tavolo con il governo, a cui Fedriga parteciperà da presidente della Conferenza delle Regioni. La proposta sarà quella di un modello inglese, già caldeggiata dal presidente del Fvg prima di essere eletto a portavoce delle Regioni. In poche parole, si vuole far passare un concetto: ogni attività dovrà avere una data ipotetica di riapertura. E si va dalle macro-aree (ad esempio bar e ristoranti, i primi della lista dopo il passaggio eventuale in zona gialla) alle singole filiere chiuse ormai da mesi, come quelle legate alle palestre e alle piscine. Un segnale di speranza anche per il Friuli Venezia Giulia, pur sapendo che la strada non sarà facile. Il governo ha sempre ripetuto che ogni riapertura dovrà essere basata sul livello di contagio e soprattutto sulla velocità della campagna vaccinale. Ma le Regioni vogliono date e tempi, per iniziare a programmare ad esempio la stagione estiva, figlia e madre del turismo.
PRIMI PASSI
Intanto da domani il Friuli Venezia Giulia non sarà più in zona rossa. Oggi sarà l'ultimo giorno di lockdown duro e da lunedì scatterà l'arancione. La prima attività a riaprire, quindi, sarà la scuola. Tutta, con le superiori al 50 per cento. Tornerà quindi attuale il tema dei trasporti, con Atap che in provincia di Pordenone riproporrà il modello varato all'inizio di febbraio. Torneranno le corse aggiuntive e rientreranno in servizio gli autobus dei privati che in inverno avevano stretto un accordo per il potenziamento del trasporto pubblico locale.
In città scatterà nuovamente, da domani, la chiusura temporanea di via Interna, sulla quale sono appoggiate diverse scuole. La strada sarà interdetta al traffico delle auto e riservata solo ai pullman in corrispondenza dell'uscita degli alunni, nella tarda mattinata, e sarà presidiata dalla Protezione civile di Pordenone e dalla polizia locale. Sempre in città, saranno sorvegliate anche la fermata di viale Marconi, che con il doppio senso tornerà centrale, e l'autostazione principale. Al Grigoletti per motivi di sicurezza non legati al Covid si prosegue con la dad tranne che per le quinte.
LE REGOLE

Da domani riapriranno anche i negozi che invece dovevano tenere le serrande abbassate in zona rossa. Poi c'è il capitolo legato agli spostamenti individuali, quindi al grado di libertà delle persone. In zona arancione, cioè da domani, sarà permesso uscire nel proprio comune senza autocertificazione. Il documento, invece, servirà per spostarsi in un altro comune diverso dal proprio. Lo si può fare per lavoro, salute o necessità, ma ad esempio anche per raggiungere un'attività economica o commerciale che non è presente nel proprio comune di residenza. Un'altra piccola boccata d'ossigeno dopo più di un mese di sofferenza.
M.A.
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Il Gazzettino