Fassari: «Primo passo, partiamo dal nuovo ufficio immigrazione»

Fassari: «Primo passo, partiamo dal nuovo ufficio immigrazione»
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LE REAZIONI
PADOVA «È stata intrapresa una strada, cosa che non era mai successa in passato. Ora speriamo che tutto vada a buon fine. Sono mesi che ci lavoriamo. Non ne abbiamo mai parlato perchè volevamo avere qualche sicurezza prima di farlo». Il questore Paolo Fassari si dice soddisfatto per l'annuncio del sindaco Sergio Giordani riguardo la nuova questura, ma specialmente lo spostamento transitorio dell'ufficio immigrazione, noto per i disagi logistici cui è sottoposto.

«SIAMO SOLO ALL'INIZIO»
«Pur trattandosi del primo passo di una procedura che auspichiamo porterà presto a fruire della nuova sede - evidenzia Fassari - riteniamo che le attività di concertazione intraprese negli ultimi sei mesi da amministrazione comunale, questura, servizio tecnico logistico della polizia di stato, prefettura e Demanio segni oggi una svolta importante e senza precedenti nella direzione auspicata da tutto il personale». Il questore non vuole correre troppo: «Bisogna essere sinceri e dire chiaro e tondo che si tratta davvero del primo passo, cui deve seguire una lunga serie di passaggi. La cosa importante, ora, è che abbiamo finalmente imboccato una strada, che non era mai stata intrapresa fino a questo livello. Il tutto per una serie di fortunate coincidenze da giorno dopo che sono arrivato, praticamente».
Il questore evidenzia l'importanza del lavoro di squadra portato avanti negli ultimi mesi: «Questo gruppo, composto da me, dal prefetto, dal servizio tecnico logistico della Polizia, dal Demanio e dall'amministrazione comunale, ha compreso che questa volta poteva esserci davvero l'opportunità di arrivare all'obiettivo che ci si era prefissati, Un'opportunità dinnanzi alla quale non potevamo di certo permetterci di girare le spalle. E per questo l'abbiamo colta al volo».
Fassari va oltre la necessità di una nuova sede per la questura: «Sappiamo che è fondamentale e sappiamo anche che servirà tempo per realizzare questo progetto. Quel che è importante è che in questo percorso che abbiamo intrapreso, da dicembre a oggi, abbiamo inserito anche la necessità di trovare una soluzione molto più veloce per l'ufficio immigrazione che di certo non poteva aspettare i tempi di realizzazione di una nuova questura. Ce l'abbiamo fatta e ritengo che sia una cosa molto importante perchè segnerà una svolta. E sono contento anche perchè è una risposta a una chiara richiesta dei poliziotti e dei sindacati.
I SINDACATI
E proprio i sindacati di polizia si spaccano sulla questione. La segreteria provinciale di Fsp polizia attraverso le parole de Vicario Regionale Maurizio Ferrara, ha espresso la soddisfazione per l'accordo raggiunto tra il Comune di Padova e l'agenzia del Demanio sulla riqualificazione dell'area di via Anelli con la prevista costruzione della nuova questura: «L'area, in passato teatro di illegalità e degrado, ci auguriamo possa diventare, grazie all'accordo raggiunto, simbolo della riconquistata legalità e allo stesso tempo dell'impegno profuso dalle forze di polizia nel corso di questi anni per ristabilire la sicurezza». «Restiamo in attesa di conoscere ora i passi successivi del progetto - aggiunge Ivan Russo, il neo eletto segretario provinciale de Lo scudo - da un lato però esprimiamo comunque la nostra perplessità per la scelta di decentralizzare geograficamente la questura».

Il Sap invita alla concretezza: «Negli ultimi 20 anni le varie amministrazioni locali e il dipartimento di pubblica sicurezza non hanno mai realmente creato le premesse per la realizzazione della nuova questura. Non siamo contrari a questa proposta ma non deve essere l'ennesimo spot e basta. Se la soluzione non prevederà un ampio parcheggio auto per i poliziotti si parte male e poi il punto nodale saranno i tempi di realizzazione. Sette anni sono tanti».
Marina Lucchin
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Il Gazzettino