Farmacia di via Matteotti: dichiarato il fallimento

Farmacia di via Matteotti: dichiarato il fallimento
LA SENTENZABELLUNO Dichiarato il fallimento per la Farmacia all'ospedale Schiavinotto di via Matteotti. La sentenza, a firma del cancelliere del Tribunale di Belluno, porta la...

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LA SENTENZA
BELLUNO Dichiarato il fallimento per la Farmacia all'ospedale Schiavinotto di via Matteotti. La sentenza, a firma del cancelliere del Tribunale di Belluno, porta la data del 4 giugno scorso. L'attività tuttavia resterà aperta, deve assicurare il servizio, e verrà probabilmente messa all'asta nei prossimi mesi. La notizia non coglie di sorpresa il presidente di Federfarma, il sindacato dei farmacisti, Roberto Grubissa convinto di come l'intero comparto soffra non meno di altri settori. I motivi sarebbero molteplici, primo fra tutti la pianta organica datata e non più rispondente alle esigenze e alla domanda della popolazione. Basti pensare come in centro storico, nel giro di poche centinaia di metri, ci siano quattro farmacie. «Se non hai ampi locali a disposizione dove poter disporre tanta merce, anche cosmetici e integratori, e se non ti trovi nella posizione giusta con un parcheggio per i clienti, allora sei morto perché solo con le ricette non si vive dichiara Grubissa - . A soffrire sono soprattutto i piccoli presidi del centro storico, spesso all'interno di locali non molto ampi e in zone pedonali. Per uno di questi anni fa è stata modificata la pianta organica perché potesse spostarsi in via Feltre, una decisione risolutiva».

LA RICHIESTA
Federfarma ha bussato più volte alla porta di Palazzo Rosso per chiedere una revisione della pianta cittadina, così da dislocare meglio gli esercizi e spostarne uno in periferia, magari in un quartiere particolarmente popoloso, ma non si è mai raggiunto un accordo. Rispetto al passato, poi, i guadagni si sono assottigliati. «Quello del farmaco non è un mercato libero, i costi sono decisi dallo Stato spiega ancora il presidente e l'introduzione dei farmaci generici non ha di certo aiutato. Il tetto della spesa farmaceutica non viene ritoccato ormai da una decina di anni, sebbene il costo della vita sia aumentato, di conseguenza i guadagni diminuiscono e mettono i farmacisti in difficoltà alla pari di altri commercianti. Una mazzata al settore, infine, l'ha data anche la stessa azienda sanitaria che ora, più che in passato, distribuisce i farmaci direttamente ai pazienti togliendoci quel guadagno fisso di 4 euro a prodotto che a noi comporta la distribuzione dei prescritti con ricetta».
QUANTE SONO

Oggi in centro storico oltre alla Schiavinotto c'è una farmacia in piazza Vittorio Emanuele, una in via Rialto e una in piazza Santo Stefano: tutte si reggono principalmente sul via vai della gente di passaggio e di chi lavora in centro perché la popolazione residente nell'area, si sa, è ben poca.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino