Fanno il bagno nell'Arzino turisti travolti dalla corrente

Fanno il bagno nell'Arzino turisti travolti dalla corrente
Un bagno nell'Arzino ha rischiato seriamente di finire in tragedia. È accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, in località Curnelia, non lontano da Anduins, ad una quota di 500...

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Un bagno nell'Arzino ha rischiato seriamente di finire in tragedia. È accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, in località Curnelia, non lontano da Anduins, ad una quota di 500 metri. In quel tratto, il torrente montano regala acque limpidissime. Per questo d'estate sono in molti a raggiungere la valle anche da molto lontano per concedersi momenti di vero relax. Così hanno fatto anche alcuni villeggianti provenienti dal Veneto. Ieri mattina sei escursionisti - tre coppie di fidanzati - avevano raggiunto la località friulana e si erano divertiti in luoghi ancora incontaminati. L'inconveniente è accaduto mentre stavano per accingersi a riprendere la strada di casa. Per cause al vaglio dei carabinieri di Castelnovo, un uomo di 34 anni di Vigodarzere e l'amico di 45 anni di Jesolo mentre stavano attraversando il torrente sono stati trascinati via dalla corrente impetuosa. Le acque gelide hanno intrappolato la coppia per un centinaio di metri, fino a farli precipitare in un dirupo da cui era impossibile uscire autonomamente benché fossero rimasti praticamente illesi. Il resto della compagnia ha lanciato l'allarme con il telefonino mentre i due malcapitati si tenevano ancorati alla meglio ad alcune rocce. Sul posto sono giunti una dozzina di tecnici del Soccorso Alpino di Maniago che hanno attrezzato una parete e hanno tirato a riva i due bagnanti con paranchi e corde, dopo averli solidamente imbragati. Illesi ma infreddoliti per la lunga permanenza nei pressi e nell'acqua, i due sono stati accompagnati fino al parcheggio della loro auto senza dover ricorrere alle cure dei sanitari.

Secondo quando si è appreso, nella sfortuna ai due è andata bene: in quel tratto la corrente è davvero impetuosa e poco più a valle ci sono formazioni rocciose molto pericolose. Dal Soccorso Alpino è quindi stato rinnovato l'appello alla prudenza a quanti in queste settimane estive si avventurano in montagna: serve sempre abbigliamento adeguato coniugato a conoscenza dei luoghi e grande prudenza. Anche solo per fare un bagno nelle acque di quello che sembra un torrente paradisiaco per il colore cristallino che lo contraddistingue.
m I tecnici del Soccorso Alpino della Valcellina sono intervenuti nel pomeriggio di ieri per aiutare un escursionista locale che da Pineda di Erto era partito a piedi per una passeggiata lungo il versante del Pineda che digrada verso il lago del Vajont. Sul ciglio, l'uomo, 51 anni, di Vajont, ha perso aderenza scivolando. Ha tentato di risalire da solo, ma non è riuscito a riguadagnare anche a causa delle contusioni riportate. Ad allertare i soccorsi la moglie, preoccupata per non averlo visto rientrare.

Dopo essersi diretta verso il luogo della consueta passeggiata, ha udito le sue grida di aiuto, riportando ai soccorritori la posizione. Sei tecnici sono partiti a piedi e sono arrivati in mezz'ora sul posto, preceduti da un altro collega che era partito autonomamente un po' prima e che si trovava già assieme all'uomo. Questi, avendo valutato le condizioni dell'infortunato, aveva già allertato l'elicottero della centrale operativa di Udine, che poco dopo ha scaricato medico e tecnico di elisoccorso con il verricello per recuperarlo. È stato condotto a Udine per le valutazioni del caso: non è in pericolo di vita.
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Il Gazzettino