Famiglia sfrattata vive in un furgone davanti alla chiesa

Famiglia sfrattata vive in un furgone davanti alla chiesa
IL CASOMESTRE Da tre giorni dormono in macchina perché sono stati sfrattati da casa. Succede alla Cipressina dove marito e moglie, entrambi di origini marocchine, con i loro due...

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IL CASO
MESTRE Da tre giorni dormono in macchina perché sono stati sfrattati da casa. Succede alla Cipressina dove marito e moglie, entrambi di origini marocchine, con i loro due figli maschi di 6 e 3 anni dalla notte di San Valentino non hanno che i sedili del loro Fiat Scudo parcheggiato davanti alla chiesa, per dormire. «Da tre anni abitavamo in un appartamento al quarto piano di un condominio di via Ciardi spiega l'uomo, Abdelbassat Karouache di 39 anni, in Italia dal 2001 e che nel 2016 ha ricongiunto la famiglia Purtroppo dal settembre del 2017 non riuscivo più a pagare l'affitto di 388 euro al mese, oltre alle utenze, perché io lavoro come operaio metalmeccanico soltanto per 8 mesi all'anno e i soldi non bastavano più».

ACCORDO SFUMATO
Durante questo periodo la coppia ha cercato di trovare un accordo con la proprietà e comunque ha provato a guardarsi intorno alla ricerca di un'altra soluzione, ma invano. «Avevamo chiesto prosegue di venirci incontro per ridurre il canone e anche di effettuare i lavori per mettere il riscaldamento domestico che mancava in cucina e in bagno, per cui quando dovevamo lavare i piccoli bisognava accendere una stufetta. Giovedì è arrivata la Polizia e gli agenti ci hanno invitato a lasciare la casa spiegando peraltro che lì non potevamo più stare perché le pareti erano piene di muffa e l'ambiente poco salubre». Giovedì stesso Karouache si è rivolto ai Servizi sociali nella sede decentrata di via Rio Cimetto a Chirignago. «Due impiegati riprende - mi hanno congedato invitandomi a trovare da solo un'altra sistemazione, senza la quale non potrei ricevere un aiuto economico. Il risultato è che ci troviamo al freddo in macchina. L'arredamento e i vestiti sono rimasti in via Ciardi in attesa di trasloco, se mai diventerà possibile. Hanno cambiato la serratura e per andare a prendere le nostre cose devo fare richiesta all'avvocato della proprietaria».
BAMBINI TURBATI

C'è preoccupazione soprattutto per i due bambini, perché di notte fa freddo e nei prossimi giorni le temperature torneranno a scendere e perché il trambusto di questi giorni li ha turbati. «Abbiamo provato a trovare un'altra abitazione, ma quando spieghi che pur avendo un contratto a tempo indeterminato lavori solo per 8 mesi perché hai un part time verticale e gli altri cinque devi stare a casa, tutti ti chiudono la porta in faccia», racconta amaro Karouache. A portargli un po' di conforto, per quanto possibile, è il parroco di San Lorenzo Giustianiani, don Sandro Manfrè, con i volontari della parrocchia a cui la famiglia si è rivolta bussando alla porta della canonica per chiedere un consiglio. «Va bene, ci hanno sfrattato perché non pagavamo l'affitto, ma perché i Servizi sociali non ci aiutano? Siamo persone oneste, ma con quello che guadagniamo non ce la facciamo concludono i due coniugi Siamo delusi da questo comportamento, ci chiediamo come sia possibile lasciare per strada due bambini piccoli senza trovare una soluzione alternativa già nel momento dell'emergenza. Chiediamo a chiunque possa, di darci una mano».
Alvise Sperandio
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Il Gazzettino