(L.I.) Non hanno voluto ricorrere a riti alternativi. Se la giocheranno in contraddittorio i sette imputati nella vicenda della ristrutturazione dell'hotel Corinna di Forno di...
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L'operazione immobiliare a Forno di Zoldo era iniziata male e finita ancor peggio, con una sentenza di fallimento. Allegro e De Rossi sarebbero stati gli ideatori dell'affare attraverso la società Collina del Sole Srl, con sede a Padova, in via Tazzoli, dichiarata fallita il 24 febbraio dello scorso anno, su richiesta della stesso pubblico ministero Marco Peraro. Utilizzando una serie di documenti falsificati con timbri del Comune di Forno di Zoldo e della Provincia di Belluno sarebbero riusciti, con la complicità degli altri imputati, ad ottenere nel 2011 da Banca Antonveneta un mutuo fondiario di 2,6 milioni di euro, di cui la gran parte erogati dopo la stesura del contratto di compravendita dell'immobile in ristrutturazione da parte della società Immobiliare Europea Srl. Per quel finanziamento Antonveneta non ha mai ottenuto il pagamento dei ratei. L'operazione immobiliare non è poi stata perfezionata. E gli amministratori di Collina del Sole sono stati travolti da una montagna di guai. Secondo l'accusa avrebbero occultato i libri contabili della società facendo sparire quasi mezzo milione di euro ed evadendo, sempre nel 2011, l'imposta Ires per un ammontare di 632.000 euro.
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Il Gazzettino