I fallimenti delle società di Francesco Della Valle furono viziati da gravi illegittimità. È la clamorosa novità emersa dalle pieghe del processo a carico del 73enne...
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La delicata battaglia si sta giocando su due fronti. Davanti ai giudici della prima sezione del tribunale penale di Padova stanno sfilando i consulenti di parte. Ieri è toccato al dottor Giuseppe Righi, esperto nominato da Della Valle, contestare le ricostruzioni patrimoniali e contabili compiute dal dottor Carlo Pampaloni, consulente della Procura e dalla curatrice fallimentare Silvia Sanero Casalini. Sono emerse stime molto diverse tra loro. Tanto che alla prossima udienza il tribunale potrebbe sciogliere la riserva e nominare un suo consulente, in grado di fare luce sulla situazione patrimoniale e contabile della finanziaria Finlife Srl, e delle controllate Infolife Srl, Idim Srl e Agrilife Srl, delle cui bancarotte per distrazione sono chiamati a rispondere, oltre a Della Valle, i membri dei collegi sindacali Sergio Cecchinato, 65 anni, di Abano, Antonio Di Nardo, di Pennapiedimonte (Chieti), Francesco Perrotta, 71 anni, di Roma, Peppino Profeta, 54 anni, di Guglionesi (Campobasso), Agostino Siviero, 71 anni, di Abano, Giuseppe Tinelli, 61 anni, di Lecce e Silvana Lorenzi, 62 anni, di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino