«Facile perdere il rapporto col bene pubblico»

«Facile perdere il rapporto col bene pubblico»
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Fotografa la cura del paesaggio, mentre si prepara a dedicargli La giusta distanza, quella che ognuno di noi «dovrebbe avere dalle cose, dall'ambiente, da noi stessi, per non cadere in un errore egocentrico»: un festival che condurrà in estate in un ambiente prealpino, da Treviso verso Feltre. Lui è Mirco Artuso, regista e attore trevigiano, anima del Teatro del Pane di Villorba (Treviso) e volto del cinema di Carlo Mazzacurati e Alessandro Rossetto.

Per quanto riguarda la manutenzione del verde, i risultati del sondaggio non sono esaltanti.
«In una società fondata sulla proprietà privata si perde il rapporto con il pubblico. Si pensa che a casa propria tutto debba essere perfetto e in ordine, mentre da cittadini ci si occupa meno delle zone pubbliche condivise dalla comunità, pensando che debbano essere sempre le amministrazioni a farlo. Dovrebbe essere un dovere di ognuno nei confronti degli spazi pubblici, perché sono beni comuni utilizzabili e fruibili da tutti».
Uno dei suoi ultimi progetti nasce da un bisogno personale di rapporto con la natura.
«È iniziato con il cammino lungo il Piave, dove da bambino giocavo, andando là dove sorge, da Sappada fino a Salgareda, dove sono nato: ho capito che le persone fino a metà del percorso nel bellunese hanno un rapporto quotidiano, costante con il fiume, mentre più giù si va, si perde».
L'uomo può migliorare l'ambiente?
«C'è la verità diretta, schietta: io la cerco nella natura, perché ridimensiona l'animo umano, coglie ogni equivoco e ogni possibile sviluppo del proprio ego in maniera uomo-centrica
».
Filomena Spolaor
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino