Fabio dal carcere: «Mamma, sto bene»

Fabio dal carcere: «Mamma, sto bene»
«Sto bene: non mi hanno fatto del male». Sono queste le parole rassicuranti che Fabio Vettorel è riuscito a dire ieri pomeriggio al telefono alla mamma, Jamila Barone. Era a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sto bene: non mi hanno fatto del male». Sono queste le parole rassicuranti che Fabio Vettorel è riuscito a dire ieri pomeriggio al telefono alla mamma, Jamila Barone. Era a prima volta che i due si sentivano, dall'arresto di Fabio, fermato dalla polizia tedesca con la cesiolina Maria Rocco al G20 di Amburgo. La 23enne di Cesiomaggiore era riuscita nei giorni scorsi a telefonare a casa e rassicurare la famiglia. Fabio, 18enne di Feltre, solamente ieri ne ha avuto la possibilità.

Fabio ha ripetuto più volte che sta bene e che non gli hanno fatto del male e che nel nuovo carcere, per giovani con età inferiore ai 21 anni, in cui è stato spostato ha avuto anche dei libri da leggere. Ha confermato la versione che aveva dato Maria, ossia che si erano fermati a soccorrere una ragazzina che, scappando dai disordini, era stata colpita da un fumogeno e si era fatta male ad una gamba. Fabio ha raccontato che non avevano il viso coperto, che non portavano nessun passamontagna e nessuna felpa nera, l'unica colpa è che parlavano l'italiano. È quello, secondo il giovane, la discriminante perché, fra tutti, sono stati fermati proprio loro due. Fabio, che è in una cella da solo, nella giornata odierna dovrebbe riuscire a parlare anche con il suo avvocato, cosa che, fino ad oggi, non è ancora accaduta. E fino ad ora non è stato neppure definito il capo d'accusa che li tiene in carcere.
Intanto ieri molti amici e sostenitori si sono trovati in Largo Castaldi per esprimere solidarietà a Fabio e Maria. Giovani e meno giovani, che si sono riuniti per urlare «Fabio e Maria liberi. Tutti liberi». «Siamo qui per testimoniare la nostra vicinanza a Maria e Fabio ma anche ai loro famigliari», dichiara Federico. «Sono stati fermati ingiustamente, senza un motivo preciso ed è quindi giusto che vengano rilasciati immediatamente», aggiunge Stefania. «Come i nostri concittadini sono tante le persone che sono state fermate senza un motivo. Una situazione paradossale che vogliamo finisca», sottolinea Marco.

La speranza di tutti è che entro il fine settimana i due feltrini possano fare ritorno qui a Feltre.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino