Fa bingo all'esame di maturità Quesito uguale alla simulazione

Fa bingo all'esame di maturità Quesito uguale alla simulazione
MATURITÁ SECONDO ATTOPORDENONE Azzeccare la seconda prova alla maturità è un po' come trovare nel gratta e vinci Turista per sempre, eppure un ragazzo dell'Ipsia di Maniago ha,...

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MATURITÁ SECONDO ATTO
PORDENONE Azzeccare la seconda prova alla maturità è un po' come trovare nel gratta e vinci Turista per sempre, eppure un ragazzo dell'Ipsia di Maniago ha, come dire, fatto bingo, perciò il suo project work d'esame è stato incentrato proprio sul quesito del Ministero, come se avesse letto nelle menti dei tecnici della Fedeli. E non deve essere stato per nulla semplice, una straordinaria casualità. Si è trattato di progettare la sostituzione di un sistema di elettropompe in un campeggio, avendo ben cura di stabilire la modalità di accesso ai turisti con un sistema automatizzato di controllo degli accessi all'ingresso, dove precisamente si trova la sbarra che regola i flussi. Presidente della commissione d'esame proprio a Maniago, la dirigente dell'istituto Kennedy, Antonietta Zancan, che ne sa qualcosa di progetti sperimentali sui tornelli, di certo un argomento di grandissima attualità se il ministero lo ha scelto come tema d'esame, una sorta anche di rivincita personale per chi crede nell'innovazione. Un plauso al maturando che ha centrato il tema d'esame e che avrà tutte le qualità per portare a casa un ottimo risultato nella seconda prova a cui si potrà benissimo agganciare agli orali.

LA TENSIONE
Gli studenti, ieri, si sono dimostrati più preoccupati della prima prova, anche se hanno lavorato intensamente sostenendo il test. La prova di matematica ha spiegato la dirigente Alessandra Rosset del Mattiussi in commissione al Pujati mette maggiore adrenalina, ma era fattibile. Purtroppo, i ragazzi si fossilizzano e non tentano il quesito più creativo, fuori dal comune, che varrebbe la pena affrontare, ma in generale hanno tutti lavorato. Secondo gli insegnanti di materia, la seconda prova è in sintonia con il programma, hanno spiegato i dirigenti Teresa Tassan Viol e Giovanni Dalla Torre. I liceali dell'indirizzo classico sono stati letteralmente spiazzati da Aristotele, nessuno in realtà lo attendeva e nemmeno una traduzione così impegnativa e lunga, perciò hanno lavorato fino all'ultimo minuto. Un'anticipazione degli orali, ovvero l'esperienza dell'alternanza scuola - lavoro, si vedrà già nella terza prova al Kenendy, dove la classe Enel sperimentale metterà in evidenza le proprie eccellenze. Venti ragazzi già selezionati per capacità e competenze hanno in essere un contratto di apprendistato e presto verrà trasformato in contratto di assunzione. In questi anni i giovani in questione sono maturati e risultano essere altamente motivati pronti a dimostrare le loro qualità ancora a scuola e nel mondo del lavoro che hanno avuto la fortuna di conoscere bene. Competenti anche a livello trasversale, convinti che anche la lingua inglese oggi debba essere valorizzata. Uno di questi ragazzi è stato addirittura formato specificatamente sulla lavorazione elettrica in altezza in sicurezza. Tema cruciale in questo periodo caldo per gli incidenti sul lavoro.
A MANIAGO

All'Ipsia di Maniago la seconda prova è stata incentrata sulla progettazione, sviluppo e produzione di un sistema modulare per la creazione di gioielli, con attenzione alla produzione artigianale del nostro territorio, il design nella lavorazione dei metalli. Ora la pausa utile alla correzione e lunedì si parte con l'ultimo test, quello che dovrebbe andare definitivamente in soffitta l'anno prossimo. Questa prova ha spiegato la dirigente Rosset del Mattiussi è vetusta come modalità, un po' gli studenti riescono ad intuirla, ad individuare le discipline oggetto dei quesiti, anche se la traccia B lascia spazio alle opinioni e ad un linguaggio tecnico specifico che un maturando deve avere. E poi via agli orali, nella speranza che siano in minoranza le tesine prettamente scolastiche.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino