Ex Provincia, nel cantiere reperti d'inizio Novecento

Ex Provincia, nel cantiere reperti d'inizio Novecento
IL PROGETTOTREVISO Il cantiere è fermo per decreto, come la maggior parte delle attività in città. Ma il nuovo palazzo dell'ex provincia ha già gettato le fondamenta e...

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IL PROGETTO
TREVISO Il cantiere è fermo per decreto, come la maggior parte delle attività in città. Ma il nuovo palazzo dell'ex provincia ha già gettato le fondamenta e superato alcuni passaggi già previsti, come il possibile ritrovamento di reperti archeologici. Quanto emerso, esaminato da società specializzate indicate in accordo con la Soprintendenza, non è risultato avere un particolare valore storico. Si tratta di fondamenta di edifici precedenti, risalenti ai primi del Novecento o alla fine dell'Ottocento, è già presi in considerazione quando venne edificato il palazzo della Provincia, poi abbattuto tre anni fa.

IL PUNTO
Numeria, società che gestisce il fondo immobiliare Tarvisium che dà il nome al residence in via di costruzione, conferma la qualità dei ritrovamenti fatti: «Dall'attività di scavo dell'interrato, iniziata circa due mesi fa, non sono emersi reperti ricollegabili a mura storiche, ma solo strutture di fondazione in muratura appartenute agli edifici preesistenti, già fortemente compromessi durante i bombardamenti del periodo bellico e successivamente rimosse parzialmente con la costruzione dell'ex Provincia. Tali fondazioni, una volta catalogate secondo la metodologia che è stata condivisa con la Soprintendenza, potranno essere rimosse».
IL RISULTATO FINALE

I lavori, prima dello stop imposto dalle norme anticontagio, si erano concentrati sulla realizzazione del «diaframma e del tappo di fondo necessarie per la realizzazione del primo ed unico livello interrato. Inoltre, come da intese con la pubblica amministrazione, Numeria ha provveduto al mantenimento delle ex sale Consigliare e Marton eseguendo tutte le opere di sostegno provvisionali necessarie per lo scavo dell'interrato, il tutto nel rispetto dei tempi pianificati e delle scadenze convenute con gli acquirenti per la consegna delle unità finite». Il progetto prevede un complesso «prevalentemente residenziale» caratterizzato da « attici e sotto attici di importanti metrature tutti dotati di ampie terrazze» ai piani superiori; appartamenti di varie metrature affacciati sia sul lato Duomo chee sul lato Città Giardino, «un'ampia autorimessa dotata di garages chiusi, posti auto e cantine al piano terra e al primo livello interrato, oltre ad un moderno giardino condominiale nella parte interna. La commercializzazione dell'immobile è curata la Immobiliare Sergio Povegliano di Treviso e la Beni Immobiliare Srl di Silea».
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Il Gazzettino