Ex consorzio agrario a rischio cede il tetto, pericolo di crollo

Ex consorzio agrario a rischio cede il tetto, pericolo di crollo
LUNGO IL PUTTREVISO Una parte del soffitto è crollata, cadendo all'interno del vecchio e fatiscente immobile che si affaccia sul Put, proprio all'altezza con l'incrocio di viale...

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LUNGO IL PUT
TREVISO Una parte del soffitto è crollata, cadendo all'interno del vecchio e fatiscente immobile che si affaccia sul Put, proprio all'altezza con l'incrocio di viale IV Novembre. E la facciata che dà sulla strada adesso è pericolante. Una parte dell'ex consorzio agrario sta cedendo e a Ca' Sugana sono preoccupati per la sua tenuta. L'allarme è stato dato venerdì pomeriggio da un residente. Vigili del Fuoco e polizia locale hanno fatto un sopralluogo transennando l'edificio e creando una zona di sicurezza, che occupa anche qualche metro della carreggiata provocando un piccolo restringimento all'altezza del semaforo. Il traffico non ne ha risentito troppo, se non per qualche rallentamento nelle ore di punta. Ma il problema rimane.

PREOCCUPAZIONE
Nei prossimi giorni ci saranno dei controlli anche all'interno per capire le condizioni reali dell'edificio. Il Comune chiederà alla proprietà, quindi la Regione, di mettere tutto in sicurezza.
LA CRITICA
Luigi Calesso (Coalizione Civica) è piuttosto critico sull'accaduto: « Quando cade a pezzi un edificio per il quale è stato approvato un piano di recupero sedici anni fa, non si può che parlare di un fallimento urbanistico. Quando un Piruea ti consente di realizzare 38.000 metri cubi di edifici a uso residenziale, commerciale e direzionale letteralmente a due passi dal centro storico e in sedici anni non succede nulla, si può legittimamente parlare di disastro urbanistico e amministrativo sia per l'amministrazione comunale, sia per la Giunta regionale che non ha mai voluto prendere in considerazione l'idea di cedere il complesso al Comune gratuitamente o a valore di bilancio (3,5 milioni di euro) invece di tentare, inutilmente, di incassare 8 milioni di euro, già scesi a 6 milioni».
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Il Gazzettino