Ex birreria, in ritardo il bando d'asta Il sindaco: lavoriamo per accelerare

Ex birreria, in ritardo il bando d'asta Il sindaco: lavoriamo per accelerare
SEDI COMUNALIPORDENONE «Mi auguro che l'iter relativo all'asta per la vendita dell'ex birreria di via Fontane possa subire un'improvvisa accelerata. Ci sono stati, negli ultimi...

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SEDI COMUNALI
PORDENONE «Mi auguro che l'iter relativo all'asta per la vendita dell'ex birreria di via Fontane possa subire un'improvvisa accelerata. Ci sono stati, negli ultimi mesi, sin troppi rallentamenti». La spinta arriva direttamente dal sindaco Alessandro Ciriani: il suo auspicio è che entro l'anno venga pubblicato il documento per la cessione di un immobile sfitto da tempo immemore. Pronta a presentare un'offerta è l'Ascom, che ha in mente di realizzare nei locali dell'ex birreria un centro fatto di uffici e aule. Quasi tremila metri quadrati da mettere a disposizione dei commercianti, per corsi formativi e altre attività dell'associazione.

LA VARIANTE

Oggi l'ex birreria potrebbe essere recuperata solamente come albergo o come complesso residenziale. Ma la soluzione non interessa al Comune, che per questo sta procedendo per una variante urbanistica. Il documento è necessario a garantire il cambio di destinazione d'uso dell'area, che una volta affrontato con successo l'iter burocratico potrà essere utilizzata a scopi commerciali o direzionali. Tradotto, negozi e uffici, con una netta predominanza della seconda tipologia di trasformazione. «Contiamo di chiudere le pratiche del bando entro l'anno - afferma Ciriani - e di assegnare il complesso nei primi mesi del 2020». Il sindaco vuole assicurare una seconda vita ad alcuni edifici pubblici che, diversamente, rischierebbero di rimanere ancora chissà per quanto tempo nell'abbandono. Dopo un censimento degli immobili sfitti di proprietà del Comune, l'amministrazione si è messa alla ricerca delle risorse necessarie per avviare, dietro a progetti mirati che spaziano dal sociale alla valorizzazione di arte e cultura, opere di riqualificazione sul territorio. Cantieri su cantieri, verrebbe da dire, ma «sapere che il patrimonio pubblico non va disperso spiega Ciriani credo che ai cittadini faccia piacere». Lentamente, dunque, si andranno a riempire alcuni spazi. Almeno quelli per i quali i lavori sono stati già avviati o sono in procinto di partire. Per altri interventi, invece, sarà necessario attendere di reperire ulteriori risorse. Fondi che, come per la sede dell'ex Provveditorato agli studi, serviranno a trasformare l'edificio nel nuovo comando di polizia locale e che, al contempo, permetteranno di dare un nuovo volto all'attuale sede dei vigili. La lista degli immobili per i quali sono state già trovate le risorse da utilizzare per sistemarli - in alcuni casi i lavori di restyling sono stati già avviati - è lunga: si va da quelli di via Selvatico a quelli di via Prata; dalle casermette di via Molinari alle struttura di via San Quirino dove verrà replicata Casa Colvera.
Al.Co.
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Il Gazzettino