Ex biblioteca, dal Comune l'ultimatum al Tribunale

Ex biblioteca, dal Comune l'ultimatum al Tribunale
Il Comune attenderà fino alla fine di settembre poi procederà nel...

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Il Comune attenderà fino alla fine di settembre poi procederà nel trovare una soluzione sulla futura destinazione del palazzo dell'ex Biblioteca in piazza della Motta in città. L'assessore al Patrimonio Flavio Moro è alle prese con il rebus legato all'utilizzo dei numerosi palazzi storici che devono essere riempiti. Tra questi anche quello centralissimo dell'ex biblioteca, dismesso da quando è stata aperta quella nuova in piazza XX Settembre. Da diversi mesi - era l'aprile scorso - è aperto un dialogo con il Tribunale di Pordenone che aveva manifestato la volontà di poter usufruire, in affitto, di quei locali da destinare a uffici giudiziari. C'è però un nodo, relativo a oltre 500 mila euro che servirebbero per mettere a norma l'edificio e poterlo consegnare all'amministrazione giudiziaria, che non è ancora stato risolto. «Sono passati già diversi mesi. Abbiamo - sostiene l'assessore Moro - cercato, attraverso un lavoro congiunto con lo stesso presidente del tribunale Francesco Pedoja, di trovare la possibilità di un finanziamento ministeriale. Dopo tutto questo tempo da Roma non c'è stato alcun segnale. Fin dall'inizio la nostra amministrazione aveva precisato che non era nelle condizioni di poter affrontare quella spesa. C'è la disponibilità a eseguire i lavori e tutto ciò che serve affinché il Tribunale possa "allargarsi" e risolvere alcuni dei suoi problemi logistici. Ma se non c'è il finanziamento ministeriale non si può fare nulla». Quello dell'assessore suona come un ultimatum affinché il Municipio possa eventualmente procedere con le sue scelte alternative. Il Tribunale, nel corso di più incontro con il sindaco Claudio Pedrotti, aveva manifestato la necessità di avere a disposizione una sede per nuovi uffici. Da una parte l'aggregazione alla Procura del territorio di Portogruaro, dall'altra l'accorpamento che riguarderà tutti gli uffici dei Giudici di pace richiedono più spazi rispetto a quelli offerti dall'attuale palazzo di giustizia. «Da subito - chiarisce Moro - abbiamo dato la nostra disponibilità a trovare una soluzione attraverso l'utilizzo dell'ex Biblioteca. Ora non possiamo più aspettare». Anche perché il Comune ha delle possibili alternative per l'utilizzo dello stabile. A cominciare da sede per quelle decine di associazioni che ne stanno cercando una.

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Il Gazzettino