Evade dai domiciliari: arrestato dalla polizia finisce in carcere lo stalker dell'Arcella

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(m.a.) L'otto aprile scorso era stata ammanettato e messo agli arresti domiciliari. Ma Valter Toson, 72 anni e meglio conosciuto come lo stalker condominiale dell'Arcella, è evaso più volte dall'abitazione del figlio dove avrebbe dovuto scontare la sua detenzione. E così venerdì scorso è stato individuato dagli uomini della Squadra mobile, arrestato e accompagnato alla casa circondariale Due Palazzi. Stavolta l'incubo per i suo ex vicini di casa di via D'Alemagna è veramente finito. Per anni ha reso la loro vita un inferno: offese, minacce e percosse. Toson ha iniziato a perseguitare i suoi condomini già nel lontano del 2007 anno in cui, nel mese di febbraio, ha dato fuoco alla Toyota Yaris di una psichiatra in servizio al Sert di via Dei Colli residente al primo piano della palazzina di via D'Alemagna. Tuttavia negli anni sembrava avere trovato pace, fino a ottobre dell'anno scorso quando è tornato alla carica contro i suo ex vicini di casa. Ex perchè l'anziano da tempo non abitava più in quel palazzo, ma era rimasta solo la moglie deceduta a marzo. Toson ha ripreso a perseguitare la psichiatra, residente al primo piano, riempendola di offese e di minacce appena la incontrava per strada. Non solo, in più di un'occasione le ha tappezzato il parabrezza dell'auto con biglietti come Ti farò fare una brutta fine oppure Ti faccio fare la fine dei vicini di casa dei coniugi di Erba. A novembre, ancora dell'anno scorso, ha tentato di pestare con un bastone un altro ex inquilino solo perchè si era schierato in difesa della donna perseguitata. A febbraio ci ha riprovato cercando di colpirlo con un lucchetto da bicicletta. Alla fine di marzo Toson ci è riuscito: lo ha incontrato per strada all'Arcella, non lontano da via D'Alegnama, e con il lucchetto gli ha rotto il setto nasale. L'ex vicino di casa è stato costretto a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso ed è stato giudicato guaribile in trenta giorni.

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Il Gazzettino