Escrementi di cane, stretta del Comune

Escrementi di cane, stretta del Comune
LE REGOLEPORDENONE Linea dura nei confronti dei proprietari di cani che, in barba alle più comuni regole dettate soprattutto dal buon senso, non raccolgono gli escrementi da...

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LE REGOLE
PORDENONE Linea dura nei confronti dei proprietari di cani che, in barba alle più comuni regole dettate soprattutto dal buon senso, non raccolgono gli escrementi da terra.

«Non possiamo permetterci puntualizza l'assessore Stefania Boltin che il nostro centro, che tanti ci invidiano, diventi un immondezzaio. Così come siamo stufi di ricevere segnalazioni e proteste di cittadini che notano come, in particolare su marciapiedi e sotto i portici, la presenza di escrementi sia diventata una costante. Nei prossimi giorni fisserò un appuntamento con il comandante Stefano Rossi e con il collega Emanuele Loperfido perché si crei una forbice verso certi comportamenti scorretti. Sono certa che, toccando pesantemente il portafoglio dei trasgressori, la situazione sarà destinata a migliorare».
Pordenone non sarà affatto una città vietata ai cani, ma una realtà dove sarà possibile passeggiare con i quattro zampe ma seguendo determinate regole: «I loro possessori ricorda Boltin farebbero bene ad essere sempre in possesso di sacchetti per la raccolta delle deiezioni e di una bottiglietta di acqua così da lavare velocemente l'urina che, sempre più spesso, si nota sui muri».
Sulla stessa linea si schiera il Movimento animalista del Fvg: «Raccogliere le deiezioni del proprio cane ed essere muniti di strumenti idonei alla raccolta - ricorda la coordinatrice Alessandra Marchi - è un obbligo morale prima ancora che giuridico stabilito da leggi, regolamenti e ordinanze. Sono esonerati da questi obblighi solo i non vedenti per il loro cane guida. Coloro che non hanno a cuore lo stato di igiene e di decoro della città in cui vivono, qualora si rendano responsabili di veri e propri imbrattamenti, possono essere chiamati a rispondere anche penalmente (al pari di chi imbratta i muri con le scritte)».
Secondo l'avvocato Marchi «come in ogni cosa l'assenza di controlli e di interventi mirati da parte delle istituzioni crea un ambiente fertile per il mancato rispetto delle regole. Ritengo pertanto doveroso - aggiunge -, da parte della Polizia municipale o di appositi addetti autorizzati dal sindaco, verificare se proprietari e detentori siano in possesso di quanto richiesto per far fronte alla raccolta delle deiezioni solide dei quattro zampe ed applicare le sanzioni ai trasgressori (peraltro recentemente inasprite dalla Regione, ndr). Voglio ricordare che chi ama gli animali ha parimenti a cuore l'ambiente e non può non puntare il dito contro un'altra categoria: quella dei fumatori e dei masticatori di gomme che, senza ritegno alcuno, gettano mozziconi e chewingum esausti per le strade. A loro nessuno si sogna di chiedere di avere con sé piccoli posacenere o contenitori raccogli-gomme, eppure la città e le strade del cento storico sono disseminate da questi rifiuti indecorosi ma anche tossici e non biodegradabili se non dopo decenni».

Non è infrequente osservare persone che fumano camminando e alla fine gettare a terra il mozzicone o, nel migliore dei casi, spegnerlo pestandolo ma lasciandolo sempre a terra. Esiste poi la categoria dei bevitori all'aperto, che disseminano bicchieri vuoti nelle vicinanze dei locali che glieli ha forniti pieni. Non è neppure infrequente, per chi abita in centro, imbattersi alla mattina nelle conseguenze di chi la sera prima ha alzato troppo il gomito: «Credo che in proporzione il numero di incivili di queste categoria - sottolinea Marchi - sia di gran lunga superiore rispetto a quella dei proprietari di animali ma, non per questo, da giustificare. Per fronteggiare queste forme di inciviltà la soluzione non è quella del divieto che, per i cani, si tradurrebbe nel vietare o limitare l'accesso o il transito nelle strade del centro dal momento che molti vi abitano insieme alle loro famiglie. Piuttosto occorre procedere con controlli e chiedere la collaborazione dei cittadini».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino