MIRAE' morto mentre stava rientrando a casa per partecipare al pranzo di Natale. E' successo mercoledì alle 11.40, in via Veneto, a Saonara (Pd). A tradire Andrea De Grandis, 53...
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E' morto mentre stava rientrando a casa per partecipare al pranzo di Natale. E' successo mercoledì alle 11.40, in via Veneto, a Saonara (Pd). A tradire Andrea De Grandis, 53 anni, di Mira, è stato un infarto fulminante. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Legnaro, l'uomo qualche istante prima di perdere i sensi è riuscito a rallentare e ad accostare la Volkswagen Polo che stava conducendo, sbattendo leggermente contro un marciapiede. In un ultimo momento di lucidità è sceso e ha chiesto aiuto, ma è stramazzato al suolo. Alcuni passanti hanno dato l'allarme. Sul posto sono arrivati i sanitari del Suem 118. Gli operatori si sono prodigati per diversi minuti sull'uomo ma alla fine si sono dovuti arrendere. I militari dell'Arma hanno avvisato il pubblico ministero di turno che ha dato il nullaosta per la rimozione della salma. Il corpo di Andrea De Grandis è stato portato all'istituto di Medicina legale dell'ospedale di Padova; la data dei funerali non è stata ancora stabilita. Sul teatro della tragedia si è radunata una folla di curiosi che voleva capire cosa stava accadendo.
GIGANTE BUONO
Andrea De Grandis, soprannominato Dudu dagli amici, era molto conosciuto a Mira. Da ragazzo aveva abitato con la famiglia a Mira Porte ma recentemente si era spostato a Oriago, in via Calesselle di San Pietro. Aveva lavorato in Polizia, in particolare a Venezia e Marghera, ma una decina di anni fa aveva ottenuto il prepensionamento per motivi di salute. Divorziato, una figlia ventenne, Andrea era molto amato per la sua cordialità. «Dudu, un gigante buono, che diceva sempre ciò che pensava» - lo ricordano gli amici. «Il classico amico di tutti, amante della compagnia e sempre pronto ad aiutare il prossimo». Anche durante la sua attività professionale era stato un punto di riferimento per i colleghi. Messaggi di cordoglio alla figlia e ai parenti sono giunti anche da ex colleghi.
C.Arc.
L.Gia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino