Era senza patente: per la terza volta

Era senza patente: per la terza volta
VENEZIA - Con l'incidente mortale della scorsa settimana, a San Donà, sono tre le occasioni nelle quali Kaitaz Kukiqi è stato fermato mentre si trovava al volante di una vettura...

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VENEZIA - Con l'incidente mortale della scorsa settimana, a San Donà, sono tre le occasioni nelle quali Kaitaz Kukiqi è stato fermato mentre si trovava al volante di una vettura senza patente.

Lo hanno scoperto i carabinieri, coordinati dal pm Carlotta Franceschetti, che stanno proseguendo le indagini sul tragico frontale costato la vita a Giuliano Babbo, l'operaio di 53 anni travolto dall'Audi A3, condotta dal ventunenne kosovaro, mentre stava tornando a casa dal lavoro, al volante della sua vettura.
In un primo momento era emersa a carico di Kukiqi una sola contestazione di guida senza patente prima dello schianto mortale; ora gli episodi verificati sono saliti a due: nel febbraio e nel settembre del 2016. In entrambi i casi gli fu contestato un illecito amministrativo, in quanto, dal 6 febbraio dello scorso anno, la guida senza patente è stata depenalizzata ed è punita con sanzioni da 5 mila a 15 mila euro e con il fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi.
La pervicacia con cui il giovane kosovaro ha proseguito a mettersi al volante senza aver mai conseguito la patente di guida, è uno degli elementi che la Procura è intenzionata ad evidenziare nel ricorso che il pm Franceschetti sta per presentare di fronte al Tribunale del riesame, per ottenere la misura cautelare del carcere per Kukiqi e per il cugino, Edmon Balaj, 26 anni, rimesso in libertà lunedì dal gip, secondo il quale al momento non vi sono elementi che dimostrino una sua responsabilità nell'incidente mortale: Balaj era alla guida di un'altra vettura che precedeva quella del cugino. La Procura confida di poter raccogliere nuovi elementi grazie agli accertamenti in corso per dimostrare che entrambi sono responsabili dello schianto e meritano di restare in carcere.
Gianluca Amadori
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Il Gazzettino