Entro primavera le prove su strada del modulo Next

Entro primavera le prove su strada del modulo Next
MOBILITÀPADOVA Entro la prossima primavera al via le prove su strada di Next, il mezzo elettrici a guida autonoma su cui il Comune ha investito 250.000 euro. Ad annunciarlo è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MOBILITÀ
PADOVA Entro la prossima primavera al via le prove su strada di Next, il mezzo elettrici a guida autonoma su cui il Comune ha investito 250.000 euro. Ad annunciarlo è stato ieri l'assessore alla Mobilità Andrea Ragona. «Nei giorni scorsi ha spiegato Ragona abbiamo pubblicato un bando per capire se, oltre al Next Future Transportation, ci siano altre aziende interessate alla gestione di questo servizio».

Dal momento che solamente l'azienda padovana che fa capo Tommaso Gecchelin può contare su un mezzo di questo tipo, è del tutto evidente che, alla fine, a partecipare alla bando sarà solamente Next. Un bando che prevede la possibilità di testare i convogli su una strada pubblica, ovvero, via Longhin. I mezzi Next sono elettrici, quindi a basso impatto ambientale e modulari. I passeggeri tramite un'applicazione possono specificare le proprie esigenze di mobilità e il servizio si può quindi adattare in tempo reale alle richieste. Ogni modulo può trasportare una dozzina di persone e, al momento, deve essere guidato da un autista e, quindi non può contare sulla guida autonoma. Per testare i veicoli, il Comune ha già messo a disposizione dell'azienda, durante i giorni festivi, al parcheggio del Kioene Arena. Dalla prossima primavera, però, i convogli potranno confrontasi con una strada vera e propria.
Su tutta l'operazione, però, pesa un'incognita: il mezzo non è ancora stato omologato. Il progetto prevede, la realizzazione di una serie di moduli che, a seconda delle esigenze, possono viaggiare da soli, oppure essere agganciati tra loro formando una sorta di trenino. Tra le altre cose, in favore del progetto, l'anno scorso il Comune ha stanziato, appunto, 250.000 euro. L'idea messa in campo dall'ex vicesindaco Arturo Lorenzoni era quella di utilizzare questi mezzi per collegare le fermate del tram con altre zone della città. In questo modo la linea tramviaria acquisterebbe sempre nuovi passeggeri. «Il sostegno dell'amministrazione è finalizzato a favorire la permanenza a Padova della fase di costruzione dei moduli, un obiettivo per noi importante spiegò presentando il progetto Lorenzoni - Nell'anno del centenario dalla morte di Enrico Bernardi, l'inventore della prima automobile a benzina, con questo fondamentale passo puntiamo a posizionare Padova al centro di un progetto ambizioso sul futuro della mobilità sostenibile a livello internazionale. Il sostegno diretto dell'amministrazione vuole facilitare la raccolta finanziarie della start-up padovana a livello internazionale».

Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino