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MARTIGNACCO La riforma degli enti locali voluta dalla giunta? L'assessore Pierpaolo Roberti, ha esposto i capisaldi nel corso di un dibattito a Martignacco, dove Progetto Fvg ha presentato la sua proposta. «Inutile nascondere - ha evidenziato Roberti - che per il Friuli Venezia Giulia questo è l'ultimo treno possibile per evitare che, a breve-medio termine, ci possano essere Comuni costretti a chiudere i battenti. Davanti a questa responsabilità - ha aggiunto l'assessore - è fondamentale un approccio all'insegna del dialogo capillare con la base per arrivare, nella seconda metà del 2019, a una riforma completa e funzionale». L'assessore, in merito, ha spiegato di avere inviato una lettera a tutti i Comuni chiedendo quali siano le risposte attese dalla ricostruzione strutturale del Fvg, un passo chiarificante rispetto all'approccio che vuole coinvolgere nelle decisioni e non farle calare dall'alto». Quanto all'ente intermedio, Roberti ha insistito sul fatto che «dovrà essere elettivo». Hha rimarcato l'anomalia di un Friuli Venezia Giulia «unica Regione in Italia priva delle Province, realtà che ha accentrato 900 dipendenti all'interno dell'Amministrazione, 150 dei quali non abbinati ad alcun trasferimento di competenze». «È palesemente una situazione assurda perché - ha affermato Roberti - basta pensare a quanto uno solo di questi sarebbe fondamentale per un piccolo Comune dove, allo stato attuale, un sindaco è costretto a sopperire direttamente alle carenze di organico, trasformandosi di fatto in dipendente sottopagato». In tema di personale, però, l'assessore ha identificato nell'età media «molto alta» dei lavoratori in Regione un'opportunità per operare nei prossimi anni, a fronte di un pensionamento di circa il 30 per cento degli effettivi, quel ricambio che consentirà di assumere negli enti intermedi.
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Il Gazzettino