ROMA - Il cantiere delle privatizzazioni riapre offrendo al mercato i pezzi più pregiati. Il Tesoro conferma che sul tavolo c'è la vendita in autunno di ulteriori piccole quote...
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Piazza Affari, dove ieri sono fioccate le vendite un pò in tutti i settori anche per l'escalation della crisi ucraina, non ha risposto con entusiasmo alle conferme del Tesoro. In un listino che ha ceduto il 2%, l'Enel è stata particolarmente pesante (-2,9% a 4 euro), mentre l'Eni ha chiuso sostanzialmente in linea con l'indice generale (-1,73% a 18,75 euro). Ai corsi attuali, quindi, il collocamento del 4,3% dell'Eni varrebbe intorno a 2,9 miliardi, mentre il 5% dell'Enel porterebbe nelle casse dello Stato circa 1,9 miliardi. Un pò meno dell'obiettivo di 5 miliardi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino