Energia per l'Africa, ci pensano gli studenti

Energia per l'Africa, ci pensano gli studenti
MIRANO - (G.Pip.) Un impianto fotovoltaico da realizzare e un poliambulatorio medico da ristrutturare. Studenti di Mirano in prima linea con due grandi iniziative solidali legate...

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MIRANO - (G.Pip.) Un impianto fotovoltaico da realizzare e un poliambulatorio medico da ristrutturare. Studenti di Mirano in prima linea con due grandi iniziative solidali legate al Continente Nero: il progetto "Cittadella scolastica per l'Africa" coinvolge tutti e tre gli istituti e sarà presentato pubblicamente questa mattina alle 10.30 con un flashmob nella "Piazzetta del pensiero", su cui si affacciano le scuole Majorana, 8 Marzo-Lorenz e Ponti-Levi. Il primo progetto si chiama "Energia per l'Africa" e vedrà collaborare 120 alunni uniti dallo slogan "Meno candele, più lampadine".

L'obiettivo è realizzare un impianto fotovoltaico da destinare a un centro universitario della Guinea Conakry, al momento sprovvisto di energia elettrica. L'idea è nata quando Mamadou, 25enne studente africano del Ponti-Levi, ha raccontato agli amici di Mirano la terribile storia di un amico morto nel suo Paese d'origine in seguito a un tragico rogo: stava studiando con il libro illuminato da una candela quando si è addormentato e la casa di paglia ha preso fuoco. Ora gli studenti del Levi hanno il compito di acquistare e assemblare le parti dell'impianto, i compagni dell'8 Marzo-Lorenz hanno perfezionato il business-plan, i ragazzi liceali hanno studiato storia e situazione socio-economica del Paese africano. Il budget è di circa 10mila euro, il finanziamento sarà anticipato da Acli e sarà poi coperto con il metodo del "Crowdsourcing": ogni ente, associazione o cittadino potrà fare una libera donazione. L'impianto sarà realizzato nei prossimi mesi e trasportato in Africa con un container. Il secondo progetto si chiama "H20S Salute-Senegal". Un gruppo di medici del Veneziano aderenti alla onlus Musoco hanno assunto l'impegno di ristrutturare completamente e fornire di farmaci il presidio ospedaliero "Poste de Santè" di Keur Amath Seure, privo di energia elettrica e acqua corrente. I medici incontreranno i ragazzi dei tre istituti di Mirano per raccontare il loro progetto e le difficoltà dei pazienti africani. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino