Emergenza nutrie: licenza di sparare

Emergenza nutrie: licenza di sparare
TREVISO - (mf) Licenza di sparare alle nutrie. È quella che alcuni degli undici Comuni compresi nel territorio del Parco del Sile vorrebbero dare a tutti i proprietari di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - (mf) Licenza di sparare alle nutrie. È quella che alcuni degli undici Comuni compresi nel territorio del Parco del Sile vorrebbero dare a tutti i proprietari di terreni muniti di porto d'armi. La competenza è passata dalla Provincia ai municipi, ma l'obiettivo è sempre quello: contenere la proliferazione dei castorini. I soldi, però, scarseggiano. Così come gli operatori e i volontari. Per questo i municipi stanno pensando di dare a tutti gli agricoltori dotati di un'arma la possibilità di sparare contro le nutrie. Qualche assessore sta anche pensando di dare il via libera all'utilizzo di pistole depotenziate, con una energia cinetica dei proiettili non superiore a 7,5 joule. Queste ultime, non assimilabili alle normali armi, sono accessibili a tutti senza autorizzazioni particolari. La scarsa potenza rende difficile l'abbattimento di un castorino come si farebbe con il fucile. Ma possono tornare utili per uccidere l'animale catturato senza farlo soffrire a lungo. E tra le strade prese in considerazione c'è anche quella di autorizzare volontari delle associazioni venatorie a intervenire anche in deroga alle distanze di sicurezza dalle abitazioni. Il Parco del Sile vorrebbe evitare di aprire agli spari all'interno dell'area protetta. La riunione della settimana scorsa con tutti i rappresentanti dei Comuni doveva servire anche a scongiurare questo rischio. Ma alla fine non è ancora stata trovata la quadra. L'ente ha messo a disposizione i suoi strumenti: gabbie, gassificatori per l'eutanasia e celle frigorifere. Ogni Comune, però, potrebbe sfornare un'ordinanza diversa e dare la licenza di sparare.(((favarom)))
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino