Elezioni e firme false, nei guai attivisti di Forza Nuova

Elezioni e firme false, nei guai attivisti di Forza Nuova
IL PROCESSOPORDENONE La corsa alla raccolta di firme a sostegno della candidatura di Sebastiano Sartori a governatore del Veneto e di Roberto Fiore a sindaco di Venezia, nel...

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IL PROCESSO
PORDENONE La corsa alla raccolta di firme a sostegno della candidatura di Sebastiano Sartori a governatore del Veneto e di Roberto Fiore a sindaco di Venezia, nel maggio 2015, aveva portato all'iscrizione sul registro degli indagati di otto attivisti di Forza Nuova e un consigliere comunale di Portogruaro. Due - tra cui l'autenticatore delle sottoscrizioni - sono usciti dal processo con un patteggiamento in fase di indagini preliminari. Per gli altri sette la Procura di Pordenone ha chiesto il rinvio a giudizio per violazione del Dpr 570/60 in materia di reati elettorali. Un difetto di notifica ieri ha fatto slittare l'udienza al 21 novembre. Davanti al gup Eugenio Pergola saranno discusse le posizioni dei veneziani Sebastiano Sartori e Alessandra Guarinoni, dei trevigiani Giacomo Sirena, Giuseppe Zito, Davide Visentin e Marcela Fasan, di Filippo Pesce di Marghera.

L'indagine nasce dalla segnalazione di un avvocato penalista del Foro di Venezia. Scoprì per caso che il nome era finito nella lista dei sostenitori delle candidature di Forza Nuova e segnalò alla Corte d'appello di Venezia l'irregolarità. A Sartori furono annullate 800 delle 3.700 firme raccolte e la lista fu esclusa dalle elezioni. Seguirono perquisizioni domiciliari da parte della Digos di Venezia e Treviso, sequestri di telefonini e perizie calligrafiche. Il fascicolo d'indagine fu poi trasmesso per competenza a Pordenone perchè ad attestare l'autenticità delle firme era stato un consigliere comunale di Portogruaro, Gastone Mascarin, già uscito dalla vicenda con un patteggiamento lo scorso aprile, scelta fatta anche da Angelo Lauritano. Secondo la Procura, dopo aver raccolto irregolarmente le firme, gli attivisti di Forza Nuova avrebbero istigato Mascarin ad autenticarle. A tutti è contestata l'aggravante di aver concorso nel reato in più di cinque persone. I difensori fanno distinzione tra le posizioni: c'è chi ha raccolto le firme, chi le ha autenticate e chi le ha depositate in Corte d'appello. Erano tutti al corrente dell'inserimento di sottoscrizioni false delle liste?
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Il Gazzettino