Edilizia popolare, assegnazioni al via

Procede il piano del Comune di Rovigo per dare un'abitazione a chi ne ha più bisogno, seguendo l'iter previsto per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica,...

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Procede il piano del Comune di Rovigo per dare un'abitazione a chi ne ha più bisogno, seguendo l'iter previsto per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, più comunemente conosciute come case popolari. Un piano nazionale varato nel 2009 in favore di chi vive situazioni di disagio familiare o economico per l'attuazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale. Giusto pochi giorni fa, da Palazzo Nodari era arrivata la comunicazione del collaudo di 26 nuovi alloggi suddivisi in due palazzine da 13 appartamenti in via Baruchello, a disposizione di chi ne avesse fatto richiesta. Ebbene, proprio nella zona sono arrivate le prime due assegnazioni avvenute ieri. Il collaudo degli impianti ha tenuto conto, oltre che dei diversi profili tecnici, della capacità di risparmio energetico e dell'assenza di barriere architettoniche di questi edifici, per la realizzazione dei quali sono stati stanziati quasi 4 milioni di euro, su un totale di 10 milioni e mezzo che serviranno per completare altri alloggi a Grignano Polesine e in via Jessie White.

L'impegno dell'Amministrazione, tuttavia, non si è limitato a queste zone e continua attivamente pure nelle altre aree già collocate e destinate a canone sociale per chi ne avesse esigenza ed urgenza. Assegnate sempre ieri due ulteriori abitazioni in zona San Pio X, in via Mascagni, ma anche in via Martiri di Belfiore, alle porte della città, lungo la direttrice che porta verso le frazioni di San Sisto e Sant'Apollinare. Il sindaco Massimo Bergamin aveva esternato nei giorni scorsi la propria soddisfazione per aver potuto «finalmente dare una risposta concreta alle numerose richieste di aiuto che ogni giorno pervengono al nostro Comune» e, incontrando il nuovo assessore alle Politiche Sociali, Patrizia Borile, anche il presidente del consiglio comunale, Paolo Avezzù, aveva espresso la volontà di ripristinare alcuni organi, tra cui la Commissione alloggi e quella dei servizi sociali di base, con tutte le varie associazioni di volontariato.
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Il Gazzettino