ECONOMIA PORDENONE Il periodo luglio-settembre per l'economia provinciale è

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ECONOMIAPORDENONE Il periodo luglio-settembre per l'economia provinciale è stato quello peggiore, mai così male dal 2012. Il trimestre è stato condizionato dalla pausa estiva,...

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ECONOMIA
PORDENONE Il periodo luglio-settembre per l'economia provinciale è stato quello peggiore, mai così male dal 2012. Il trimestre è stato condizionato dalla pausa estiva, ma nel confronto con il passato l'economia della provincia non è andata così male negli ultimi sette anni. Sono gli elementi essenziali dell'indagine congiunturale della Camera di Commercio di Pordenone-Udine. Per quanto riguarda il manifatturiero, le variazioni tendenziali (cioè rispetto ad analogo periodo dell'anno precedente) dei principali indicatori sono negative, con la produzione che cala al tasso del 2,3%, il fatturato del -0,8% e il fatturato estero addirittura del -5,6%. Sul versante degli ordinativi si nota un'assoluta stabilità degli ordini interni (+0,1%), mentre sono in flessione quelli esteri al tasso del -2,8%. In leggero aumento rimane solamente il livello dell'occupazione che registra un +0,9%. Anche le variazioni congiunturali (rispetto al trimestre precedente) degli indicatori sono tutte negative. Questa tendenza è determinata dal concentrarsi delle chiusure aziendali per le ferie estive. Risulta sempre molto significativa la propensione all'export: nel terzo trimestre 2019, la quota di export sul totale fatturato dalle imprese manifatturiere è infatti pari al 41% (supera il 61% nella meccanica e il 71% nella grande industria).

Nel legno-arredo la dinamica risulta ancora positiva rispetto a un anno fa, con la produzione che aumenta al tasso del +3,2% e il fatturato complessivo del +2,4%. In controtendenza il dato sul fatturato estero in flessione al tasso del -1,2%. La situazione del portafoglio ordini appare buona, con gli ordini esteri che registrano una crescita pari al +6,9%, mentre quelli interni si fermano al +1,4%. In aumento l'occupazione che sale del +2,4%. Negativa, per il secondo trimestre consecutivo, la performance della metalmeccanica che, a partire da inizio 2017, aveva registrato nove trimestri di crescita. La produzione cala al tasso del -8,7%, il fatturato complessivo del 6,3% e quello estero addirittura del -11,8%. La situazione non risulta migliore con riferimento agli ordinativi; infatti gli ordini interni si riducono al tasso del -3,6% e gli ordini esteri del -8%. Il commercio al dettaglio appare in sofferenza, con il trend delle vendite che, per il terzo trimestre consecutivo e dopo anni di segni positivi, evidenzia una contrazione; infatti nel trimestre in esame viene registrato un calo al tasso del -1,2% rispetto allo stesso trimestre del 2018, dopo il -2,7% osservato nei due trimestri precedenti. Nelle costruzioni, dopo un deludente avvio d'anno, nel terzo trimestre 2019 si è verificato un nuovo miglioramento delle performance. Molto buono l'andamento del fatturato, in crescita del +6,3%, ma è rassicurante anche il dato delle commesse che aumentano del +1,7%. La produzione appare invece stabile (+0,1%). Il dato dell'occupazione, dopo anni di tassi negativi, come nel precedente trimestre segna un buon incremento, pari a +3,1% (era +4,5% nel trimestre precedente).
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Il Gazzettino