Ecografie senza medici: c'è l'appalto

Ecografie senza medici: c'è l'appalto
IL PROVVEDIMENTOBELLUNO Appaltate le prestazioni ecografiche dell'Usl 1 Dolomiti distretto di Belluno: la cessazione dal servizio di sette medici radiologi mette in ginocchio il...

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IL PROVVEDIMENTO
BELLUNO Appaltate le prestazioni ecografiche dell'Usl 1 Dolomiti distretto di Belluno: la cessazione dal servizio di sette medici radiologi mette in ginocchio il servizio sanitario. Ieri, con provvedimento del direttore generale Adriano Rasi Caldogno l'Usl 1 Dolomiti ha affidato alla Medical Line Consulting di Roma l'incarico di eseguire un significativo numero prestazioni ecografiche e relativa refertazione al fine di smaltire le liste di attesa createsi negli ultimi mesi per la carenza di radiologi.

LA CARENZA
Sette professionisti hanno lasciato l'incarico negli ultimi mesi, quiescenze, trasferimenti e gravidanze hanno ridotto all'osso l'equipe degli ospedali di Belluno, Pieve e Agordo fino rendere necessario ridurre l'orario delle prestazioni nei due nosocomi di montagna. Il problema ha riguardato in particolar modo le due sedi periferiche, dove sono venuti a mancare tre camici bianchi, mentre a Belluno nel frattempo 4 medici hanno lasciato il servizio. Da qui la necessità di avviare subito il reclutamento. Così l'azienda si è tempestivamente attivata nel bandire concorsi e avvisi per attuare le necessarie sostituzioni, ma le iniziative non hanno dato l' esito auspicato; sono state inoltre richieste graduatorie attive su tutto il territorio nazionale dalle quali poter attingere delle professionalità, anche queste senza riscontro. Gli appelli e le offerte di lavoro sono caduti nel vuoto.
LA RIORGANIZZAZIONE
E' quindi nata la necessità di rivedere l'organizzazione di turni e la presenza dei radiologi nelle varie sedi, per assicurare un servizio uniforme in tutti e tre gli ospedali. L'Usl ha avviato una completa riorganizzazione delle attività con la copertura di numerosi turni da parte di medici della sede di Belluno che, a rotazione, si sono recati nelle sedi periferiche. Uno sforzo importante ma non sufficiente a mantenere inalterata l'offerta: si è infatti dovuta contrarre la presenza di medici e ridurre l'attività che, d'ora in avanti, a Pieve e ad Agordo cessa alle 17.30. «Questa scelta spiegano dalla direzione generale - è stata adottata tenendo conto del ridotto afflusso di pazienti presso i corrispondenti servizi di Pronto Soccorso nella fascia oraria 17,3020. La riorganizzazione peraltro consente di garantire il servizio di urgenza emergenza con lo strumento della teleradiologia per l'esecuzione degli esami secondo il modello della Guardia Radiologica, consolidato in azienda fin dal 2011».
LA SOLUZIONE

La riduzione degli orari per gli esami ha fatto allungare, di conseguenza, le liste d'attesa. Il piano b, allora, è scattato. Ieri, con provvedimento del direttore generale Adriano Rasi Caldogno l'Usl 1 Dolomiti ha appaltato all'esterno diverse visite e ora si attende l'apertura dei cancelli delle Scuole di specializzazione di radiologia, prevista nelle prossime settimane. «L'Usl si è già attivata per reclutare il maggior numero possibile di laureati fa sapere la direzione -. Sono state quindi già avviate le procedure concorsuali e al loro fruttuoso espletamento potrà essere ripristinata la precedente organizzazione dell'attività radiologica di urgenza e ambulatoriale in tutte le sedi aziendali».
Alessia Trentin
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Il Gazzettino