Un consiglio di amministrazione più asciutto, superpoteri per il nuovo amministratore delegato della tv pubblica (sarà nominato dal Cda su proposta del Tesoro, resta in carica...
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Dopo il ko di giovedì sera si sono mossi Lotti e Zanda. Un richiamo alla compattezza, anche ai membri dell'esecutivo. E' stato contattato - riferisce un senatore di Ala - anche Denis Verdini, a Miami per motivi personali. L'ex coordinatore di FI ha telefonato ai suoi: «Va bene mandare un segnale ma ora basta imboscate». Il vero segnale politico comunque lo hanno inviato i bersaniani che chiedono al premier «un nuovo patto» di governo e di programma, altrimenti questa la promessa a settembre sul pacchetto costituzionale «si ritorna a ballare».
Il premier ha fatto capire che l'articolo 4 che conferiva al governo la delega sul canone sarà reintrodotto alla Camera. «Questo è un passo importante, ma il lavoro non finisce qui, probabilmente ci saranno modifiche», ha sottolineato anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi. Il premier ha poi fissato i prossimi step: il 4 agosto la commissione di Vigilanza indicherà i sette consiglieri di amministrazione della Rai, il giorno dopo il governo presenterà la proposta di presidente e il nome di direttore generale. Le indicazioni sono chiare: «Offriremo i nomi più autorevoli e competenti, perché il modello di rapporto tra politica e Rai deve essere quello della Bbc, di assoluta indipendenza».
POTERI DELL'AD - L'amministratore delegato è nominato dal cda su proposta dell'assemblea dei soci (dunque del Tesoro), resta in carica per tre anni e può essere revocato dallo stesso consiglio. Può nominare i dirigenti, ma per le nomine editoriali deve avere il parere del cda (che se fornito a maggioranza dei due terzi è vincolante).
PRESIDENTE E CDA - Introdotta la figura del presidente 'di garanzia', che viene nominato dal cda tra i suoi membri, ma deve ottenere il parere favorevole della Commissione di Vigilanza con i due terzi dei voti. I componenti del cda sono sette al posto degli attuali nove: quattro eletti da Camera e Senato, due nominati dal governo e uno designato dall'assemblea dei dipendenti. In Aula sono stati approvati emendamenti che indicano precisi requisiti di onorabilità per i consiglieri e estendono al personale della Rai, ad eccezione dell'ad, il tetto sulle retribuzioni.
SUPERDG - Con un emendamento del governo, le disposizioni sull nomina del cda si applicano a decorrere dal primo rinnovo e, in fase di prima applicazione, al direttore generale della Rai, che sarà nominato con la legge Gasparri, sono conferiti i poteri dell'amministratore delegato.
APPALTI - L'articolo 3 detta norme sulla responsabilità dei componenti del cda e prevede la deroga, rispetto all'applicazione del codice dei contratti pubblici, per i contratti aventi per oggetto l'acquisto, lo sviluppo, la produzione o la commercializzazione di programmi radiotelevisivi, e i contratti aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino