È triste dirlo, ma a tre anni di distanza dall'ultima morte in canal Grande,

È triste dirlo, ma a tre anni di distanza dall'ultima morte in canal Grande,
È triste dirlo, ma a tre anni di distanza dall'ultima morte in canal Grande, l'emergenza traffico acqueo e moto ondoso non ha avuto risposte efficaci dall'amministrazione...

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È triste dirlo, ma a tre anni di distanza dall'ultima morte in canal Grande, l'emergenza traffico acqueo e moto ondoso non ha avuto risposte efficaci dall'amministrazione comunale. E nemmeno dalla Città metropolitana, ugualmente presieduta dal sindaco Luigi Brugnaro. Lo ammette perfino la lista "fucsia", che nel report dei 100 giorni di amministrazione mostra in un video il canal Grande ma parla solo di "salvati 5.000 posti di lavoro alla Marittima" e "bocciato il progetto Duferco" a proposito dell'attività svolta in questo campo.

Su un tema tanto importante come il controllo del traffico tramite Gps, previsto in modo puntuale dal Regolamento provinciale per la navigazione in laguna e perseguito tra mille ostacoli e poca convinzione dalle precedenti amministrazioni, invece, nessun segnale di interesse. Eppure, come ci dice un lettore attento, Fabio Mozzato, e ci ribadisce l'associazione Garanzia Civica, "per risolvere definitivamente il problema del moto ondoso basterebbe che il sindaco metropolitano convocasse quanto prima una conferenza di servizi metropolitano-ministeriale per dare seguito a quanto disposto dal Regolamento. Ciò consentirebbe il riconoscimento certo dei mezzi che superano i limiti e/o accedono ad aree vietate". I vaporetti, i mezzi Alilaguna e i taxi di terraferma il Gps ce l'hanno già da tempo. Gli altri (taxi, topi da trasporto, granturismo, eccetera, inspiegabilmente ne sono privi. E, anzi, hanno negli scorsi anni fatto la guerra al Comune a suon di carte bollate e ricorsi al Tar per non essere visualizzati sul grande schermo dei vigili.
In un tweet del 18 agosto, il sindaco ha fatto capire di non volerne sapere: "Pellicani vuole i gps per le barche ma non sono questi gli strumenti per la soluzione al traffico acqueo. Sì al dialogo con gli operatori!".
In realtà non è il consigliere del Pd a volere il Gps, ma il Regolamento, che recita "viene istituito un Sistema Integrato di rilevamento e controllo della navigazione lagunare...basato sulla tecnologia di localizzazione e monitoraggio delle unità a mezzo Gps con trasmissione continua dei dati in centrale operativa..." e nel comma successivo specifica che sono tenute all'installazione tutte le imbarcazioni da lavoro.

La soluzione, come per tanti altri problemi, è già scritta e giuridicamente possibile. Basterebbe solo decidere di applicarla con un atto politico.
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Il Gazzettino